Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, un libro raccoglie la voce degli studenti contro la violenza

Nel volume le riflessioni emerse durante la manifestazione ‘Prendiamo l’iniziativa’ al Parco San Valentino di Pordenone

Lo scorso autunno, un gruppo di studenti degli Istituti superiori di Pordenone aveva contattato il Comune, esprimendo il proprio turbamento per il femminicidio di Giulia Cecchettin. Il tragico evento, avvenuto a pochi chilometri di distanza, aveva spinto i ragazzi a chiedere di poter esprimere la propria voce. Da quella richiesta, era nata la manifestazione ‘Prendiamo l’iniziativa‘, che aveva coinvolto numerosi giovani di Pordenone e dintorni sul drammatico tema della violenza di genere.

Gli studenti promotori, scossi da un evento così vicino alla loro realtà, hanno deciso di dare voce alle loro preoccupazioni e proposte in un libro. La pubblicazione, presentata oggi in Comune, è stata sostenuta dalle Istituzioni con la speranza che il loro impegno possa ispirare altri giovani a prendere l’iniziativa per combattere fenomeni sociali tossici e distruttivi.

La proposta del Prefetto e del Comune di Pordenone

I ragazzi hanno accettato con entusiasmo la proposta del Prefetto e del Comune di Pordenone di creare un libro che raccogliesse le riflessioni e i risultati della manifestazione contro la violenza sulle donne, che si era tenuta al Parco San Valentino il 12 dicembre 2023. L’iniziativa editoriale rappresenta una testimonianza tangibile degli obiettivi del movimento, nato per promuovere il rispetto e correggere abitudini sociali ritenute scorrette.

Le Istituzioni hanno fatto un passo indietro davanti al grido di dolore dei ragazzi – ha detto il prefetto di Pordenone, Natalino Domenico Manno – e si sono messe in ascolto di questi giovani che hanno dimostrato un grande senso di responsabilità e d’iniziativa. La bellissima manifestazione, realizzata a dicembre all’interno del parco, aveva portato più di 3.500 ragazzi pordenonesi a testimoniare concretamente cosa siano la cittadinanza attiva, il rispetto della legalità e delle Istituzioni, ma soprattutto il rispetto della persona umana. Noi abbiamo semplicemente colto questa loro esigenza dandole corpo, in sinergia con il Comune, l’Ufficio scolastico regionale, gli Istituti scolastici e le associazioni“.

Da Pordenone parte un invito al Ministro Valditara

“Un percorso che abbiamo avviato tutti assieme con questo libretto, ma che non si conclude qui: inviteremo il Ministro dell’Istruzione Valditara per avviare un percorso in scala ancora maggiore. Ringrazio, quindi, i ragazzi che, nonostante l’esame di stato, hanno dimostrato perseveranza e impegno, ottenendo come risultato tangibile un cambio di cultura della società, l’unico in grado di cambiare davvero le cose verso una prospettiva di non sopraffazione e di rispetto della dignità delle persone”, ha concluso il prefetto.

La pubblicazione è un lavoro collettivo degli studenti e dei loro rappresentanti, che denuncia la violenza di genere e propone soluzioni, chiedendo ascolto e aiuto. Le storie e i pensieri raccolti in queste pagine offrono idee e testimonianze dirette, proponendo un futuro senza violenza di genere. Ogni racconto è un tassello di un mosaico complesso che mette in luce non solo la brutalità della violenza, ma anche la forza delle vittime e di chi è vittima potenziale.

Dai ragazzi un messaggio di cambiamento

L’importanza di ascoltare le testimonianze dei giovani è fondamentale: le loro esperienze, ricerche e riflessioni sono preziose per sensibilizzare l’intera comunità verso un cambiamento concreto e necessario. Le persone che hanno dato voce a questo libro rappresentano solo la punta dell’iceberg, perché è nella condivisione di un pensiero comune che si accresce la sensibilità di tutti verso un cambiamento indispensabile.

Ogni anno sono più di 100 le donne uccise per mano di uomini, una ogni tre giorni. Giulia Cecchettin è stata la vittima numero 105 nel 2023“, ha ricordato l’assessore alle Politiche sociali, Guglielmina Cucci. “La grande partecipazione collettiva al dramma di Giulia non ha fermato i femminicidi, ma ha contribuito a creare una nuova consapevolezza in tutti e una messa in discussione da parte degli uomini, che non si era mai verificata prima. La sua storia lascia in noi tanta amarezza e tristezza, ma anche il desiderio di trasformare questi sentimenti in un impegno concreto per creare una società e un mondo migliore, con al centro il rispetto della persona, donna o uomo che sia, la salvaguardia dei diritti e la libertà di scegliere e definire il proprio progetto di vita”.

Da settembre il libro sarà distribuito nelle scuole

“Un’iniziativa nata dagli stessi studenti dopo la grande ondata emotiva a seguito dell’omicidio di Giulia Cecchettin – conclude il sindaco Parigi -, che le Istituzioni hanno ascoltato e da cui è nato questo libretto, che a settembre distribuiremo nelle scuole dell’ex provincia. Lo spirito di alleanza tra giovani, studenti, ragazzi e Istituzioni non è scontato, ma in questo territorio siamo riusciti a crearlo. Noi continueremo sulla linea dell’ascolto di questi ragazzi, collaborando con loro e con le scuole per mettere in campo interventi che riguardano l’attenzione all’affettività e all’educazione, senza approcci ideologici che cadono nel maschilismo, da un lato, o nel femminismo dall’altro, semplicemente costruendo un rapporto sano tra sessi”.