I dati della raccolta donatori sangue del Friuli occidentale.
Promettono bene i dati della raccolta sangue ed emoderivati registrati dall’Associazione
Friulana Donatori Sangue provinciale di Pordenone nel corso del primo semestre del 2023. Sono numeri che fanno ben sperare i volontari delle 39 sezioni che in Friuli Occidentale compongono l’Associazione di poter superare, a fine anno, il record delle 10 mila donazioni.
Questo è l’obiettivo che in Afds viene perseguito, quotidianamente, con attività di contatto diretto con i donatori e attività di promozione del dono del sangue realizzate sul territorio, per cercarne di nuovi. Nonostante ciò, le carenze di alcuni gruppi sanguigni permangono, soprattutto in tempo di ferie estive, e l’appello ad andare a donare resta sempre molto forte.
Sono 453 i nuovi iscritti.
Entrando nel merito dei dati, al 30 giugno i donatori iscritti all’Afds provinciale Pordenone avevano effettuato 5.101 donazioni complessive, segnando un incremento di 424 donazioni rispetto all’anno scorso anno. Nel medesimo periodo, 453 nuovi donatori si sono iscritti. “La crescita che l’Associazione ha registrato – commenta il presidente provinciale Afds, Mauro Verardo – è significativa ed è dovuta principalmente al fatto che stiamo registrando l’iscrizione di sempre più nuovi donatori, un elemento che a sua volta dà stimolo alle donazioni”. Nel 2022 l’Afds Pordenone ha superato le 9 mila donazioni, oltrepassando in questo modo anche il record assoluto di donazioni che aveva raggiunto nel 2012. I nuovi donatori erano stati ben 764.
“Negli ultimi anni – dice Verado – abbiamo recuperato di molto rispetto al calo storico del 2017, quando fu avviato il sistema di prenotazione della donazione e ci fu un momento di assestamento. A ciò ha contribuito, oltre all’attività di chiamata donatore per donatore, anche il ritorno delle attività di promozione del dono in presenza, dopo la pausa dovuta all’emergenza pandemica e alle relative restrizioni”.
Negli ultimi due anni l’Afds è tornata a promuovere eventi e manifestazioni di sensibilizzazione al dono sul territorio; le autoemoteche sono state incrementate del 50 per cento rispetto al periodo pre-pandemia e intensa è di nuovo l’attività all’interno del Gruppo Scuola.