I giovani indagati in Friuli dopo essere finiti in coma per droga.
Partecipano a una festa, si “sballano” e rischiano grosso. E ora, per giunta, finiscono indagati. Nella nottata di domenica 15 agosto, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante e della Squadra Mobile della Questura di Pordenone è intervenuto nel locale Ospedale civile “Santa Maria degli Angeli”, per la segnalazione di due ragazzi ricoverati, in stato di coma, nel reparto di Terapia Intensiva, per l’assunzione di sostanze stupefacenti.
Gli agenti, andati in ospedale, hanno ricostruito quanto accaduto nelle ore precedenti, accertando come un gruppo di cinque ragazzi, di età compresa tra i 21 ed i 25 anni, aveva trascorso il pomeriggio in località Piancavallo, dove aveva partecipato all’evento “Picnic Km 0”, per poi far rientro a Pordenone alle 22.
Verso le1 della scorsa notte, una ragazza del gruppo è stata colta da malore, entrando così in stato di coma. Trasportata prontamente all’ospedale, stante la gravità della situazione, è stata immediatamente ricoverata in terapia intensiva, in stato di coma.
Mentre si prestavano le cure alla giovane, un altro ragazzo del gruppo è stramazzato a terra nel parcheggio antistante il nosocomio, anch’egli in stato di coma, venendo immediatamente soccorso e ricoverato in terapia intensiva.
I poliziotti hanno identificato anche gli altri componenti del gruppo, ricostruendo le varie fasi della serata, nel corso della quale si evidenziava come la coppia avesse assunto un mix di sostanze stupefacenti tipo cocaina, extasy, anfetamina, metanfetamina e cannabinoidi, con conseguente “overdose” e ricovero in rianimazione.
La Squadra Mobile ha avviato le conseguenti attività di indagine, finalizzate a individuare la filiera degli spacciatori e meglio contestualizzare le singole condotte dei giovani del gruppo.
Il Questore della provincia di Pordenone, Marco Odorisio, al riguardo, rivolgendosi ai giovani, sottolinea “l’importanza di stare attenti ed evitare l’assunzione di sostanze stupefacenti, di qualunque tipo, deleterie e dannosissime per la salute e l’incolumità stessa dei ragazzi. Un fenomeno, quello dell’assunzione tra i giovanissimi, che sebbene talvolta sia latente e sotterraneo, continua ad essere sempre incombente, per cui gli sforzi devono essere rivolti alla prevenzione, all’informazione e all’intercettare i primi segnali di avvicinamento alle droghe, nei vari contesti di interazione, come la famiglia, la scuola, i luoghi di aggregazione”.