I controlli della polizia stradale di Pordenone.
Nella settimana appena trascorsa, presso il Polo Intermodale di Pordenone, gli agenti della polizia di Stato impegnati, in un servizio di controllo dei mezzi pesanti hanno scoperto a guidare abitualmente oltre le ore di guida consentite un autista italiano dipendente di un’azienda nazionale di trasporto, il quale non rispettava minimamente le normative europee che regolano i tempi di guida e riposo degli autisti professionali desunte della “scatola nera” dei mezzi commerciali: il famigerato “cronotachigrafo”.
I poliziotti della Stradale di Pordenone, controllando i dati registrati dai dischi del cronotachigrafo degli ultimi 28 giorni, accertavano che il conducente per settimane non aveva rispettato i tempi di guida e di riposo imposti dalla normativa europea. Così facendo, aveva tutti i giorni, superato di molto i tempi massimi di guida e omesso le pause e i riposi giornalieri. Nei casi peggiori, il conducente aveva guidato addirittura per 20 ore (il limite massimo è di 10 ore) e riposato per sole 4 ore (il minimo è 9 ore) in una sola giornata. Messo di fronte all’evidenza delle infrazioni accertate, l’autista ha ammesso di aver commesso tutte le irregolarità.
Il quadro sanzionatorio è realmente grave: il conducente ha collezionato così in un colpo solo il record di 88 sanzioni per un totale di 27.000 euro. Sanzionata anche l’impresa di autotrasporti per cui lavorava, alla quale sarà pure segnalata al competente Ufficio provinciale del Lavoro. Vicende come questa dimostrano come questi controlli hanno molteplici finalità: dalla tutela della sicurezza dei lavoratori mobili e alla regolarità del mercato dell’autotrasporto ma, soprattutto alla sicurezza della circolazione stradale e dell’incolumità pubblica.