Scoperti 9 lavoratori in nero nel Friuli Occidentale.
Sabato 30 settembre, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Pordenone hanno
scoperto 9 lavoratori in nero: 7 cittadini indiani, tra cui un richiedente asilo, impiegati in un
appezzamento agricolo e 2 italiani in un locale pubblico. Sanzionati i due datori di lavoro e
proposta per entrambi la sospensione dell’attività.
Il primo intervento, scaturito dalla segnalazione di un Finanziere libero dal servizio, è stato
effettuato, dalla pattuglia della Tenenza di Spilimbergo in servizio “117” e da due Militari di
Pordenone, in un terreno di Sesto al Reghena, dove, tra gli 11 braccianti presenti, sono
stati individuati 7 cittadini indiani privi di contratto, tra cui un richiedente asilo.
Il secondo servizio, nella stessa serata di sabato, è invece nato dal controllo operato dalla
pattuglia del Gruppo Pordenone in servizio “117”, che, in un locale di Aviano, ha rinvenuto
2 addetti alla ristorazione “in nero”.
Ai due datori di lavoro è stata applicata, per ciascuno degli addetti, la maxi sanzione da
1.800 a 10.800 euro, aumentata, per il richiedente asilo, non impiegabile, da un minimo di
2.160 euro a 12.960 euro.
Per entrambi è stata proposta, al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro, la sospensione dell’attività, avendo impiegato personale in nero in misura superiore al 10% degli addetti regolari. L’imprenditore che aveva impiegato il cittadino indiano richiedente asilo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria di Pordenone.
Dall’inizio dell’anno sono 159 i lavoratori scoperti dalle Fiamme Gialle del Friuli Occidentale:
146 in nero e 13 irregolari; 91 i datori di lavoro sanzionati e 35 le attività sospese, a conferma
dell’impegno profuso nel monitoraggio economico-finanziario del territorio a difesa delle
realtà imprenditoriali locali che credono ed operano in una economia “sana” e prosperosa.