I loro avi erano partiti da Pordenone e dal resto del Friuli occidentale in cerca di una nuova vita, ora loro hanno perso tutto: grave la situazione nello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul, a causa di una serie di alluvioni che hanno portato a centinaia di morti e dispersi, milioni di sfollati e danneggiamenti, con molte cittadine ancora isolate. Qui, terra storicamente di emigrazione dal Nordest d’Italia, vivono tanti nostri corregionali, diversi dei quali parlano il talian, lingua locale riconosciuta dallo Stato e basata su veneto e friulano.
Con loro il presidente di EFASCE – Pordenonesi nel Mondo Gino Gregoris si è prontamente messo in contatto attraverso Argel Rigo, coordinatore EFASCE per il Brasile e scrivendo loro un commosso messaggio. EFASCE ha anche avviato una raccolta fondi per rispondere alle esigenze dei corregionali che hanno bisogno ora di diverse cose.
“State affrontando una immane tragedia e noi vi siamo vicini con il cuore e con il pensiero – ha dichiarato Gregoris scrivendo ai corregionali in Brasile -. Vogliamo essere vicini a voi cari amici dell’EFASCE ma anche a tutta la popolazione che in questo momento sta soffrendo per la perdita dei loro cari, delle loro case e del loro lavoro. Mi consola soltanto il fatto che, dai vostri messaggi che ho letto, ho capito che la speranza è ancora viva , ma ancora più viva è la forza ed il coraggio di ricominciare a lavorare e lottare per superare questo momento così difficile. Vi scrivo in concomitanza 6 maggio, anniversario del terremoto che nel 1976 ha colpito il nostro Friuli. Colpito ma non battuto. Con la volontà, la tenacia, la forza dei friulani siamo riusciti a ricostruire la nostra amata terra. Sono sicuro che voi, discendenti di questo popolo e discendenti delle genti venete, troverete la forza per lasciarvi alle spalle questo doloroso momento”.
Altri messaggi di sostegno sono arrivati dal Segretariato EFASCE di Montevideo-Uruguay, Segretariati in Argentina e dagli altri Segretariati del Brasile.