La protesta dei cittadini di Pocenia.
Il clima di rivolta e rabbia sta prendendo piede oramai da diversi giorni tra i cittadini di Pocenia, venuti a conoscenza di un progetto che prevede la costruzione di un impianto di stoccaggio e lavorazione di rifiuti, a poche centinaia di metri dalle abitazioni. La struttura dovrebbe sorgere nell’area dell’ex segheria, in Via Locatelli: una struttura dismessa da anni nella zona industriale, a soli 50 metri dall’autostrada e 600 metri dalle prime abitazioni.
“L’indignazione -fanno sapere i cittadini – nasce dal fatto che ci sentiamo presi in giro doppiamente, sia perché nessuno si è preso la briga di comunicare quanto era in progetto, sia perché siamo molto spaventati dalle possibili conseguenze della lavorazione di rifiuti tossici così vicini alle nostre case”. Secondo il progetto l’impianto, infatti, tratterà 115 mila tonnellate annuali di materiale, incluse 10 tonnellate di amianto; 17 saranno i tipi di materiali liquidi, sanitari, ed infiammabili trattati, dei quali 14 saranno sostanze altamente tossiche.
Senza contare il via vai di camion per il trasporto questi materiali e comporterebbe un’ulteriore danno ambientale nel territorio. Nonostante le norme tecniche che consentirebbero la realizzazione di questo impianto risultino al momento essere a norma di legge, la diffidenza ed il timore delle persone è palpabile. Il consigliere regionale Christian Sergo, che ha contribuito a portare a conoscenza i cittadini di quanto sta accadendo, commenta “Stiamo verificando il tutto. La documentazione presentata non è sicuramente esaustiva e siamo intervenuti perché una procedura del genere non può passare nel silenzio generale. Se qualcuno ritiene che i 5 posti di lavoro e l’ubicazione dell’impianto con l’annesso traffico che aumenterà per i centri cittadini della bassa friulana siano un grande affare per i residenti lo dica e non solo per chi ha deciso di investire nella sua realizzazione. Saranno i cittadini a giudicare da soli se sarà così o no, ma è giusto che gli stessi vengano informati con tutti i dati sulle attività che verranno svolte, gli eventuali rischi e i possibili benefici”.
Il sindaco Sirio Gigante ha rassicurato i propri cittadini, ma questo sembra non placare i malumori. La ditta che avrebbe presentato il progetto è la Execo srl di Teolo, Padova, e sembra già avere un impianto attivo nel Veneto, che sembrerebbe però dichiarare il trattamento di circa 8000 tonnellate l’anno di materiali, nettamente inferiore a quello che si andrebbe a trattare a Pocenia. Mancherebbero gli ‘inceneritori’ in zona, ed è proprio per questo che lo stabile di via Locatelli è risultato essere molto appetibile.