Il nuovo Museo Interattivo della Radio e della Società a Pasiano di Pordenone.
È ufficialmente partito il conto alla rovescia per l’inaugurazione del nuovo MIRS, il Museo Interattivo della Radio e della Società che aprirà i battenti sabato 21 dicembre nell’ex palazzo municipale (via Roma 115) a Pasiano di Pordenone. Una data che anche Poste Italiane ha voluto dedicare con uno speciale annullo filatelico che sarà attivo il giorno stesso dell’inaugurazione dalle 10 alle 14 all’interno della struttura museale.
Il nuovo MIRS non offrirà un semplice percorso espositivo che indugia su atmosfere nostalgiche, ma affiancherà alle radio storiche postazioni sperimentali, laboratori educational e materiali informativi e interattivi di approfondimento per raccontare come l’invenzione della radio abbia cambiato la nostra società. E continui a farlo tutt’oggi. A partire dai due grandi light box che accolgono il visitatore: in uno è raffigurata la regina della canzone italiana, Nilla Pizzi, vincitrice del primo Festival di Sanremo trasmesso alla radio; nell’altro Linus, preso a simbolo dell’evoluzione dell’intrattenimento radiofonico contemporaneo. Un modo per racchiudere, attraverso due volti noti al grande pubblico, la storia della radio fino ai giorni nostri.
L’inaugurazione.
I dettagli di tutto il nuovo percorso museale sono stati illustrati oggi, 18 dicembre, a Pordenone nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il sindaco di Pasiano di Pordenone, Marta Amadio, l’assessore comunale alla Cultura, Martina Vendramini, l’assessore al Turismo ed eventi, bilancio, commercio e attività produttive di Pasiano, Loris Canton, il vicepresidente e assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil (in video), il consigliere regionale Markus Maurmair e il coordinatore generale del Mirs, Luca Marigliano.
Il Museo interattivo.
Il progetto museale, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito dei Contenitori Culturali Creativi, offre una selezione ragionata di prestigiose radio storiche che rappresentano un riferimento sia materiale, sia intellettuale nello sviluppo tecnologico e culturale della società italiana e mondiale. Un’esperienza immersiva in un percorso coinvolgente per il visitatore e davvero capace di evolvere nel tempo frutto dell’allestimento e direzione lavori curato da Corde Architetti Associati (Giovanni Scirè Risichella, Teresa Busetto e Elisabetta Fava) con il coordinamento di Luca Marigliano (Eupolis Studio Associato).
La ricchissima collezione di radio storiche, è ospitata all’interno del MIRS da un sistema modulare flessibile, studiato per rispondere simultaneamente alle principali esigenze di esposizione, di archiviazione e di comunicazione. I grandi contenitori accolgono le radio esposte secondo un percorso logico e tematico, valorizzandole grazie all’utilizzo di una ponderata componente tecnologica. È il visitatore stesso, attraverso diversi scenari interattivi di illuminazione e narrazione dei contenuti, ad animare l’esposizione, in un percorso coinvolgente e davvero capace di evolvere nel tempo.
“Capiterà di sostare di fronte a un esemplare ricco di dettagli e scoprire cosa si cela dietro il suo design – racconta Luca Marigliano, coordinatore generale del MIRS –, testare in prima persona il comportamento delle onde sonore nelle postazioni sperimentali per capire in modo interattivo le leggi della fisica che spiegano il funzionamento della radio, aprire un cassetto e ascoltare una canzone inattesa, sfogliare un archivio tematico digitale, riposarsi nel piccolo cinema con un cortometraggio d’eccezione o entrare virtualmente dentro una radio per carpirne i segreti tecnologici: un percorso interattivo e multisensoriale, ispirato alle innumerevoli potenzialità di questo straordinario strumento che ha rivoluzionato la storia della comunicazione”.
Le sale tematiche del Museo Interattivo della Radio e della Società.
L’esposizione invita a un percorso lungo diversi argomenti: dalla tecnologia alla storia, dalla comunicazione alla società, dal gusto ed estetica fino a “Radio presente e futuro”. Il visitatore potrà poi soffermarsi in una sala immersiva “dentro la radio”, per scoprire cosa si nasconde dentro un apparecchio radiofonico e come funziona. Ma anche nella Sala Radio e cinema, realizzata in collaborazione con Cinemazero e che offre un’idea di come la radio sia stata protagonista sul grande schermo. C’è poi la sala polifunzionale didattica “MIRS Experience”, per ospitare scuole e famiglie in esperienze formative di gruppo e riscoprire così l’innovazione della radio attraverso esperimenti e laboratori. Basterà lasciarsi affascinare dalla tecnologia delle onde radio, dai primi esperimenti di oltre 100 anni fa fino all’utilizzo quotidiano degli smartphone. Magari, comodamente seduti sulle poltrone con audio integrato e la possibilità di selezionare ed ascoltare un’ampia scelta podcast.
Il MIRS, infine, ospiterà a breve anche il prestigioso Archeopoint, in accordo e collaborazione con la Soprintendenza per i Beni archeologici, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia, una postazione interattiva permanente e polifunzionale, che assolve contestualmente alla funzione di deposito, laboratorio per inventariazione, catalogazione e ricerca; nonché uno spazio espositivo e divulgativo dedicato all’antica storia di Pasiano di Pordenone che affonda le proprie radici nell’antichità.
Gli orari di apertura.
Il Museo sarà aperto il sabato e la domenica con i seguenti orari: il sabato da ottobre ad aprile con orario dalle 14 alle 18, mentre da maggio a settembre dalle 15 alle 19; la domenica sarà aperto tutto l’anno le mattine dalle 10 alle 13 e da ottobre ad aprile dalle 14 alle 18, mentre da maggio a settembre dalle 15 alle 19.
Il MIRS, come ricordato, è stato realizzato dal Comune di Pasiano di Pordenone grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito dei Contenitori Culturali Creativi. Il coordinamento è di Luca Marigliano, mentre il progetto allestimento e direzione lavori sono di Giovanni Scirè Risichella, Teresa Busetto ed Elisabetta Fava (Corde Architetti Associati), Paolino Cristin (direttore operativo) e prevenzione Incendi (3P Associato). La progettazione dei contenuti è di Luca Marigliano, Giuseppe Menegoz, Mara Prizzon (Eupolis Studio Associato), Flaviana Oriolo.
La direzione scientifica e percorso radio storiche è stata curata da Mosè e Alessandro Battocchio (Antique Radio Magazine). Corposo il comitato scientifico composto da Serena Di Tonto della Soprintendenza ABAP del Friuli Venezia Giulia, Istituto Comprensivo Cardinal C. Costantini di Pasiano di Pordenone, Pier Carlo Begotti del Gruppo Archeologico Acilius e da Gianfranco Pizzinato e Pier Giorgio Vendramini, questi ultimi due anche nel gruppo “consulenza speciale”. Il progetto grafico e multimediale e l’immagine coordinata è di studiodeperu. La realizzazione dell’allestimento, gli arredi multimediali, la progettazione hardware e il progetto illuminotecnico è di Bawer SpA, mentre i lavori edili sono stati a cura di Carlet Costruzioni Generali Srl. Il supporto logistico, infine, è stato di Paolo Campaner e Pier Giorgio Vendramini.
Le dichiarazioni
“Siamo particolarmente orgogliosi – spiega il sindaco Marta Amadio – che dopo un lungo percorso, ora si aprano finalmente le porte di questo nuovo museo, nato dalla volontà dell’amministrazione comunale per valorizzare al meglio la straordinaria donazione di oltre 400 radio della collezione del ricercatore pasianese Pier Giorgio Vendramini. Una collezione stupefacente, per varietà di forme e caratteristiche, che ora interagirà con le moderne tecnologie trasformando il percorso museale in un viaggio interattivo attraverso la storia, i costumi e la società”.
“L’inaugurazione del Museo Interattivo della Radio e della Società – ha commentato il vicegovernatore e assessore alla Cultura, Mario Anzil – non è solo l’apertura di un nuovo spazio espositivo, ma la nascita di un nuovo luogo d’incontro, di dialogo e riflessione. Un luogo dove la memoria storia, rappresentata dalla straordinaria collezione di oltre 400 radio antiche, incontra la moderna tecnologia e sa incontrare gli strumenti interattivi della società contemporanea. Un’esperienza culturale dinamica e affascinante. Un’iniziativa che dimostra – ha concluso Anzil – come la Regione sappia valorizzare il proprio patrimonio e sappia trasformare una donazione privata in un’occasione di crescita per il patrimonio culturale della regione”.
“Il Mirs farà di Pasiano di Pordenone – ha spiegato il consigliere regionale, Markus Maurmair – una delle capitali di una forma di museo diffuso che si sta creando in regione anche grazie ai bandi che a suo tempo sono stati emanati. Questo museo che parla di radio, ma non soltanto – ha proseguito – permetterà alle giovani generazioni di scoprire dall’interno il mondo delle radio, ma anche di riflettere su quelle che sono le capacità di questo strumento che ha caratterizzato la vita degli ultimi 100 anni e continua a farlo tutt’oggi”.
Come anticipato, il taglio del nastro ufficiale del nuovo MIRS sarà sabato 21 dicembre. Prima di addentrarsi nelle sale del palazzo, al Teatro comunale Gozzi alle 10 alla presenza delle autorità, verrà illustrato al pubblico l’intero progetto del museo. Alle 11 ci si sposterà nella vicina ex sede municipale, ora sede del MIRS (via Roma 115), per il taglio del nastro e per una visita guidata, prima del brindisi inaugurale previsto per le 12. L’ingresso al museo quel giorno sarà libero fino alle ore 13.