Lo stato dei lavori sul passo di Monte Croce Carnico.
“I lavori al passo di Monte Croce Carnico procedono secondo quanto avevamo prestabilito fin dall’inizio, senza ritardo alcuno. Nonostante le condizioni meteo non siano state delle migliori nei mesi di maggio e giugno, il cantiere procede da cronoprogramma. Esprimo in tal senso la massima soddisfazione, ringrazio il personale tecnico e Anas per l’impegno e la professionalità e vado ancora una volta a smentire le preoccupazioni che sono state espresse più volte, in maniera strumentale, in Consiglio regionale, da parte dell’opposizione”.
Sono le parole dell’assessore alle Infrastrutture del Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante, che fa il punto sullo stato dei cantieri al passo di Monte Croce Carnico, in comune di Paluzza.
“Tutta la fase di demolizione si è conclusa per tempo – è entrata nel dettaglio Amirante -. Ogni attività in parete si è conclusa e mi riferisco a consolidamenti, demolizioni con esplosivo e ai disgaggi. Restano unicamente da porre in opera il sistema di monitoraggio e i sistemi di protezione – già in fase di esecuzione -. Lungo il versante sotto la parete di frana da giorni sono all’opera i ragni meccanici: grazie all’azione dei macchinari è stata pulita più della metà del versante, arrivando oltre l’altezza della strada esistente di accesso al cantiere”.
Parte una nuova fase dei lavori.
“Oggi iniziano le perforazioni della prima serie di ombrelli paravalanghe lungo la linea tracciata e prevista del progetto – ha spiegato l’esponente dell’Esecutivo -. Questi ombrelli, che sono già stati preassemblati a terra, una volta montati – tramite un’operazione semplice e veloce – daranno ancora maggiore sicurezza agli operatori nel settore a valle. I lavori sulla frana stanno procedendo velocemente e nel migliore dei modi, e la ditta incaricata lavora sette giorni su sette“.
“Esaurita, quindi, la determinante fase della demolizione, comincia ora la quella di realizzazione di tutte le protezioni che saranno collocate a tutela della strada e dei tornanti, per il tempo necessario per la progettazione, il finanziamento e la realizzazione di un intervento alternativo che sarà deciso, in maniera condivisa, tra la Regione Friuli Venezia Giulia e la Regione Carinzia”, ha concluso Amirante.