CeFap Fvg apre un nuovo centro di formazione per il futuro della montagna

Nuovo centro formativo del CeFap a Paluzza.

È stato inaugurato a Paluzza il nuovo Centro di Formazione del CeFAP FVG, un progetto che porta la formazione professionale nel cuore delle montagne friulane, con un focus su sostenibilità, innovazione e valorizzazione del territorio. Presenti all’evento gli assessori regionali Alessia Rosolen e Stefano Zannier, che hanno sottolineato l’importanza strategica di questa iniziativa per il rilancio delle aree montane.

“Abbiamo portato la scuola in una sede funzionale e prestigiosa, creando un indispensabile servizio formativo in montagna per la montagna”, ha dichiarato Sergio Vello, presidente del CeFAP, durante l’evento. La struttura è dotata di laboratori condivisi con il Cesfam per approfondire varie manualità legate ai corsi e di convitto, per favorire l’iscrizione e la frequenza anche di studenti con una residenza distante e/o con difficoltà di trasporto.

“Questa apertura – ha aggiunto Vello – è il frutto di molte collaborazioni istituzionali; della disponibilità di tanti privati che anno messo a disposizione le loro strutture aziendali per le lezioni pratiche dei ragazzi (attualmente sono 35 gli iscritti, ma abbiamo spazi per altrettanti studenti) e della nostra rete di organismi e organizzazioni con le quali collaboriamo da anni facendo perno sulla nostra sede di Codroipo”. Complessivamente, nel 2024, il CeFAP ha organizzato 380 nuovi corsi, erogando 20.900 ore di lezione a oltre 4.400 allievi.

Dopo i saluti del sindaco, Luca Scrignaro che ha sottolineato il fatto che, dopo 25 anni di assenza, la formazione torni a Paluzza, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, Stefano Zannier, ha aggiunto come il risultato ottenuto con questa apertura rappresenti un modello di collaborazione tra vari assessorati, enti e organizzazioni del territorio. “La gestione forestale è indispensabile – ha detto ancora – e su di essa serve investire. Inoltre, c’è assoluta necessità di aziende strutturate sul territorio che operino in rete e utilizzino operatori formati”.

Secondo l’assessore al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia del Friuli VG, Alessia Rosolen:Per essere competitivi oggi, servono capitale umano e innovazione tecnologica. Perciò, reti e sistemi sono condizioni necessarie. La Regione, in questi anni, ha investito fortemente sulla formazione e sugli Enti che la erogano, ma da qui in avanti è necessario impegnarsi per costruire le filiere mettendo insieme tutti i passaggi necessari e, anche su tale costruzione, la Regione sta camminando con decisione prendendo pure spunto da questa nuova apertura del CeFAP”.

Le attività formative del centro a Paluzza.

In merito alle attività formative di Paluzza, il corso di riferimento è il percorso di Istruzione e Formazione Professionale rivolto ai ragazzi in uscita dalla scuola media, ovvero la Qualifica triennale di Addetto alle attività ambientali montane con collegato il Quarto anno per il Diploma professionale di Tecnico delle aree boscate e forestali.

Il corso è, infatti, un unicum in regione e, per caratteristiche curricolari, in nord Italia, orientato a formare le professionalità richieste dalla filiera bosco-legno, fornendo competenze per operazioni di lavorazioni boschive e, grazie al diploma, anche di gestione dei cantieri di lavoro. Inoltre, fornisce conoscenze nella gestione delle attività agricole montane.

La parola d’ordine è multicompetenza, in un’ottica di collaborazione con le diverse aziende del territorio, da quelle boschive a quelle prettamente agricole, ma anche con realtà come il Cai, la Riserva di Cornino e La Polse di Cougne, per le manutenzioni sentieristiche e ambientali. L’obiettivo è, da un lato, cercare di dare risposte diverse al territorio per valorizzare tutto ciò che ruota attorno all’agricoltura di montagna; dall’altro, far fare esperienze diversificate agli allievi.

Si parla, quindi, di moderna selvicoltura, interventi forestali, sistemazioni idraulico-forestali, recupero di aree degradate, tutela e valorizzazione delle aree protette, servizi ambientali, coltivazione di specie adeguate alla montagna, trasformazione dei prodotti, gestione di allevamenti e delle attività di alpeggio.

È, inoltre, caratterizzato da numerose attività sportive: i ragazzi, ad esempio, vengono addestrati nell’arrampicata e nello sci affinché siano in grado di intervenire, se necessario, in opere di ingegneria naturalistica e gestire in sicurezza lavori in forte esposizione.

I curricula formativi di Paluzza sono implementati sulle nuove forme di produzione agricola sostenibile, sull’innovazione introdotta nelle lavorazioni boschive e forestali grazie anche allo smart farming, con uno sguardo all’agricoltura e selvicoltura del futuro. Nella sede di Paluzza sono stati anche attivati vari corsi, di diversa durata, per imprese e adulti. Le prossime sfide mirano a continuare sulla strada dell’agricoltura e forestazione 4.0 e ad allargare le sinergie con realtà formative omologhe di altre regioni italiane e di Austria e Slovenia.