Il sindaco Martines dopo la presentazione del Pal.
“Sono molto preoccupato. Tra pochissimo partirà un difficile percorso d’integrazione all’interno della nuova Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale , che dovrà dare risposte ad un’area vastissima, con problematiche diversissime fra loro e ad un numero di utenti pari a 528.000. E non esiste una chiara pianificazione per quello che sarà l’ospedale di Palmanova”. Commenta così il sindaco di Palmanova Francesco Martines al termine della presentazione ai sindaci del PAL (Piano Attuativo Locale) 2020 dell’Azienda Sanitaria.
Nessun super ospedale di Palmanova, quindi, lamenta Martines. “Ci troviamo invece accomunati alle strutture sanitarie di Cividale del Friuli e di Gemona, anche se noi siamo ancora classificati come ospedali spoke – prosegue il primo cittadino -. C’è una precisa volontà politica di depotenziare il suo nosocomio per motivi che stanno fuori da ogni logica di seria politica sanitaria”.
Il percorso nascita non più operativo, l’attività ginecologica sospesa, l’attività pediatrica ridotta ai minimi termini, l’attività chirurgica trasferita il più possibile a Latisana. “Questo PAL dimostra che la via per depotenziare Palmanova è già avviata: investimenti in infrastrutture previsti per Latisana 7 milioni di euro, per Palmanova 1,6 milioni”, conclude Martines.