Dal Pnrr 20 milioni per l’ex caserma Montezemolo di Palmanova.
Dal Pnrr a Palmanova 20 milioni di euro per riqualificare l’ex caserma Montezemolo. Palmanova è stata infatti designata dal Ministero della Cultura, come uno dei 5 siti Nazionali per il ricovero e restauro dei beni culturali mobili italiani. Per realizzare le strutture necessarie, all’interno dell’area dell’ex caserma Montezemolo, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede di destinare 20 milioni di euro dai fondi a disposizione del progetto nazionale.
Unico sito del nord-est all’interno del maxi progetto Recovery Art, Palmanova sarà la “fortezza” dove custodire e recuperare le opere d’arte italiane in caso di calamità naturale, terremoti, inondazioni, frane o quant’altro possa metterne a repentaglio la conservazione. Inoltre l’ex Caserma Montezemolo, che occupa un’area di 50mila metri quadri, potrà essere un deposito d’opere d’arte, un laboratorio di restauro, una sede di ricerca ed esposizione dei manufatti artistici nazionali.
Il finanziamento rientra nella Missione Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Investimento 2.4: “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del FEC e siti di ricovero per le opere d’arte (Recovery Art)” del Pnrr. Questo finanziamento permetterà la realizzazione, negli oltre 6.600 mq di superfice coperta, di zone d’accoglienza, scarico/carico dei beni artistici, deposito, laboratori di messa in sicurezza e di restauro, aree uffici, locali tecnici, servizi igienici e spogliatoi oltre ad una zona per esposizioni temporanee e foresteria, un polo di archiviazione digitale, aule didattiche che potranno costituire un valido supporto organizzativo in occasione di attività di formazione o conferenze.
Il Recovery Art.
“Il Recovery Art è un progetto molto ambizioso del Pnrr che permetterà di riqualificare interi territori grazie a investimenti di recupero e riconversione di aree e edifici attualmente non utilizzati – sono le parole del ministro della Cultura Dario Franceschini -. Sarà così anche per il Friuli Venezia Giulia e il Nord-Est del Paese grazie all’inserimento dell’ex Caserma Montezemolo della città di Palmanova”.
“Da Fortezza ideale in tempo di guerra, a Fortezza della Cultura e di pace. Una soddisfazione enorme, un progetto che cambierà la città di Palmanova, potendo così intervenire su un’area, ora di proprietà statale, inutilizzata da tanti anni. Dobbiamo ringraziare il Ministero della Cultura e tutti coloro che, a livello istituzionale, hanno deciso che Palmanova possa diventare uno dei siti del Recovery Art”, commenta il sindaco Giuseppe Tellini.
E aggiunge il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Francesco Martines: “È stato un percorso iniziato da lontano, con la pulizia dei Bastioni nel 2011, con la firma del PUVaT nel 2015, con il protocollo d’intesa Ministero, Regione FVG e Comune e il relativo finanziamento da 10 milioni di euro del 2016 per poi proseguire con il riconoscimento Unesco del 2017 e ora il Pnrr. Abbiamo creato e stiamo proseguendo una grande opera complessiva per realizzare una visione di Palmanova come città della Cultura e del Turismo, creando opportunità di lavoro e sviluppo economico, ridando nuova vita a luoghi e strutture uniche”.
Il Programma di valorizzazione territoriale.
Nel 2015, Ministero, Regione Fvg, Comune e Agenzia del Demanio attivarono il Programma Unitario di Valorizzazione Territoriale (PUvAT). Dallo studio e analisi, da parte di un team di professionisti, su sei immobili inutilizzati presenti a Palmanova, per l’ex Caserma Montezemolo erano emersi due diversi scenari d’utilizzo. Quello scelto dall’amministrazione Comunale e dal Demanio indicava per l’area proprio un centro per la salvaguardia dei beni museali, dove poter archiviare, visitare, monitorare, digitalizzare e recuperare reperti storici provenienti da Italia ed estero. Tale scelta si è rivelata pienamente corrispondente al PNRR ed è risultata un forte sostegno della candidatura di Palmanova.
Nel 2020 l’ex caserma napoleonica Gamerra, interna al complesso della Montezemolo, è stata affidata alla Soprintendenza per ospitare reperti archeologici e per l’allestimento di opere d’arte.