Il sindaco di Palmanova è contrario agli assistenti civici.
La proposta del Governo di lanciare un bando per trovare 60mila assistenti civici non viene accolta a braccia aperte. Ci sono dubbi e polemiche riguardo il ruolo dell’assistente civico.
Il sindaco di Palmanova Francesco Martines è contrario alla proposta del Governo di istituire un bando per reclutare persone che siano poi impiegare su tutto il territorio nazionale per far rispettare le normative sul distanziamento sociale. “Come non ci servivano le ronde padane, ora non ci servono gli assistenti civici. Impieghiamo queste persone per tenere pulito il nostro territorio, per fare da guardiania ai musei, per aprire di più le biblioteche e gli spazi pubblici dove si può fare socialità e cultura. Non ci servono altri controllori”, afferma Martines.
“Non condivido questa scelta, – aggiunge il sindaco – la trovo una soluzione improvvisata e poco utile. Impegnare certe persone per un’attività delicata come la vigilanza, dove è in gioco la libertà di ognuno di noi, lo trovo pericoloso”.
Per il sindaco di Palmanova il ruolo di controllo e di vigilanza rientra nei compiti delle forze dell’ordine e dei volontari della Protezione civile. “Chi è preposto a questa funzione, le forze dell’ordine per l’appunto, è personale altamente qualificato, psicologicamente e socialmente adeguato al compito. Il rischio è di investire di potere chi non è in grado di gestirlo, – conclude Martines – rischiando di comportarsi in maniera maldestra in situazioni delicate. Nella nostra regione abbiamo sempre impiegato proficuamente i volontari di Protezione civile. Questa può continuare a essere una soluzione, qualificata e subito percorribile, nella forme già attualmente sperimentate”.