Giovane pasticcere recupera una ricetta del ‘500: nascono i “biscotti friulani”

La novità di una pasticceria di Pagnacco.

Gli ingredienti sono tutti made in Friuli e la ricetta, antica, pure: Jacopo Maria Tuti della pasticceria Laboratorio del Dolce di Pagnacco (già inserita tra le 100 migliori d’Italia) ha così lanciato i “biscotti friulani”, che sono stati presentati durante l’ultima edizione di Friuli Doc, appena conclusasi e che hanno ottenuto la certificazione a Marchio Oro IoSonoFvg.

“La produzione di questo particolare biscotto inizia dalla selezione della materia prima proveniente dalla Regione Friuli Venezia Giulia – spiega Tuti -: la farina semi-integrale di Molino Persello, il burro della latteria Paludo di Fagagna e le uova di Tessaro, San Giorgio di Nogaro; lo zucchero è italiano ed etico”.

“Ogni bella storia è frutto di un lavoro di di gruppo – continua il giovane pasticcere -: al fianco del Laboratorio del Dolce ci sono il gruppo folcloristico Lis Primulis di Zampis e Agrifood. Con questi partner di eccellenza è stato possibile recuperare un’antica ricetta risalente al Cinquecento, che una volta rivisitata può fare il giro del mondo, rappresentando il Friuli, tra un festival e l’altro”.

Friuli Doc è stata anche l’occasione per parlare di sostenibilità, e ribadire l’importanza dell’artigianato per la comunità e per l’economia italiana, grazie all’evento organizzato da Confartigianato. “Il futuro dell’artigianato – conclude il mastro pasticcere -, può esistere solo nell’etica e nel rispetto dell’ambiente e delle persone. Da sempre, in azienda prediligiamo la materia prima locale; il connubio tra macchine di fine Ottocento e moderna tecnologia è un nostro cardine per in evoluzione del settore sempre più giusta”.