La friulana Laura Di Toma alla guida della nazionale di judo.
Si chiama Laura Di Toma, è originaria di Osoppo, e a lei è stata affidata la Direzione tecnica Nazionale italiana di judo. A dare l’annuncio la stessa Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali, Fijlkam, che ha evidenziato come il nome della Di Toma ha avuto l’approvazione da parte di tutti. Chiamata “la Signora del judo italiano“, Di Toma è la figura più importante e di spicco nel panorama, diventando un vero e proprio orgoglio e vanto nazionale e regionale.
I successi.
La sua carriera sportiva è una delle più brillanti in Italia e la più eccellente del Friuli Venezia Giulia. È stata per tre volte campionessa d’Europa, ha collezionato un argento e cinque bronzi continentali, oltre a diciannove titoli italiani. Nel 1980 ha vinto la medaglia d’argento al campionato mondiale di New York e il giorno dopo è stata una delle atlete che ha chiesto al Comitato Olimpico Internazionale di ammettere alle Olimpiadi il judo femminile. Nel 2015 ha avuto l’incarico di Team Manager nel corso della Direzione Tecnica affidata a Kyoshi Murakami, terminato poi con le Olimpiadi a Tokyo.
La Di Toma non ha mai dimenticato la sua Osoppo, dove è nata nel 1954. Nonostante i suoi impegni nel mondo del judo, nel 1976 ha fatto ritorno proprio in Friuli. All’apice della sua carriera agonistica, infatti, ha deciso di prestare il suo soccorso al suo paese, distrutto a causa del terremoto. Durante quegli anni ricostruì la casa dove viveva con i suoi genitori e trovò anche il modo di continuare ad allenarsi. Da quel momento perseveranza e umanità sono state sue compagne di viaggio e caratteristiche che l’hanno aiutata per tutta la prestigiosa carriera.