L’inchiesta della procura di Arezzo sulla cooperativa.
Ospitavano e accudivano anziani e disabili, ma non avevano la stessa attenzione con il fisco, arrivando ad eludere, secondo i calcoli della Guardia di finanza, 26 milioni di euro grazie ad un articolato sistema tra cooperative. È un terremoto giudiziario quello partito dalla provincia di Arezzo, dove è seguita l’inchiesta, e che tocca anche Osoppo, dove la cooperativa L’Agorà d’Italia, coinvolta nella presunta evasione, gestisce la casa albergo di Osoppo, di proprietà del Comune.
L’indagine della procura di Arezzo.
Gli inquirenti hanno ipotizzato l’esistenza di un complicato meccanismo per evadere milioni e milioni di euro ed il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari che vede 9 persone indagate, tre di queste finite in carcere.
Non vengono eccepiti reati inerenti alla gestione socio sanitaria delle strutture per anziani, disabili e minori, ma il complesso sistema amministrativo e fiscale. Gli indagati, con il contributo del consulente fiscale, secondo la magistratura di Arezzo “ponevano in essere plurimi e ripetuti reati fiscali (omessi versamenti di tributi e indebite compensazioni), che nel tempo generavano un rilevante debito nei confronti dell’erario”. Il profitto illecito viene quantificato in 26 milioni.