Premiata l’associazione Artetica di Muzzan.
Negli scorsi giorni l’associazione muzzanese Artetica ha ricevuto a Bruxelles il prestigioso premio “European Natura 2000 Aword 2024” nella categoria comunicazione. Il premio è stato istituito dalla Commissione Europea per valorizzare le migliori iniziative che tutelano la biodiversità dell’Unione europea e gestiscono in modo sostenibile i siti Natura 2000, promuovendo al tempo stesso l’impegno delle comunità.
I progetti candidati, provenienti da tutta Europa, sono stati 96, dei quali 27 selezionati come finalisti in 5 diverse categorie. Artetica è nata nel 2006 a Muzzana del Turgnano, un piccolo comune della bassa friulana in provincia di Udine, che conta poco più di duemila persone.
In tanti anni di ininterrotta attività ha organizzato innumerevoli attività in equilibrio tra la dimensione locale e globale, come ad esempio concerti, mostre, laboratori, convegni, presentazioni e pubblicazioni di libri e tanto altro con una spiccata sensibilità per la storia e l’identità locale, l’ambiente e le tematiche sociali.
Tra le rassegne storiche ‘Vino di Lei’, ovvero le presentazioni in abbinata di libri e cantine del territorio nei cortili del paese e R-esistenze, realizzata in collaborazione con l’ANPI e dedicata ad esplorare il filo rosso che lega la storia della Resistenza al nazifascismo con le tante Resistenze da mettere in campo nella quotidianità dei nostri giorni.
Recentemente, in partenariato con altri soggetti tra cui Radio Onde Furlane, ha progettato e realizzato progetti per valorizzare vicende storiche e personaggi importanti per la cultura e l’identità del nostro territorio quali le Lotte del Cormôr, il famoso sciopero alla rovescia del 1950 e la figura del poliedrico intellettuale Giorgio Ferigo.
Oltre all’uso normale della lingua friulana in molte attività, l’elemento identitario nonché fortemente valoriale e simbolico al quale Artetica tiene maggiormente, è rappresentato dal legame con i boschi di Muzzana, due magnifici boschi di latifoglie situati a sud del paese, che rappresentano un vero e proprio scrigno di biodiversità.
Nel 2023 l’associazione ha presentato anche un sito web interamente dedicato ai boschi di Muzzana, parte di un progetto nato all’interno della comunità da appassionati e studiosi che frequentano abitualmente i boschi, come forma di valorizzazione “dal basso” del patrimonio forestale planiziale e degli habitat limitrofi, attraverso un’opera di sensibilizzazione e di comunicazione naturalistica e didattica. I contenuti sono disponibili in tre lingue: italiano, friulano e inglese.
Come afferma Lorenzo Casadio, presidente di Artetica: “Non è solo un sito web ma si tratta di un progetto comunitario in cui gli abitanti di un luogo si auto-organizzano per meglio studiarne, promuoverne e difenderne la biodiversità. Creano una rete di condivisione, coinvolgono studiosi ed enti di ricerca, sensibilizzano le istituzioni”.
“È un progetto per lo più autofinanziato e senza finalità di lucro, che vuole diffondere la conoscenza di questi luoghi ma senza immediati obbiettivi di promozione turistica – continua -. Parte di questi boschi sono una proprietà collettiva: appartengono da secoli alla comunità di Muzzana, che storicamente ne ha tratto legname e cibo secondo gli usi civici. Il progetto si inserisce nel solco di questa tradizione, attualizzandone i contenuti, perché il valore in termini di sussistenza che il bosco ha avuto in passato ora si è trasformato in un valore soprattutto immateriale: come patrimonio paesaggistico, come scrigno di biodiversità e in funzione del suo ruolo di contrasto ai cambiamenti climatici” spiega Casadio.
Il progetto, denominato “From the wood to the web and back”, ha conquistato la giuria del premio europeo, vincendo la concorrenza di progetti ben più strutturati e con molte risorse a disposizione. “Siamo stati premiati perché abbiamo saputo creare una rete capace di studiare, valorizzare e proteggere i nostri boschi, e lo abbiamo fatto partendo “dal basso” – prosegue Casadio -. Con poche risorse e tanto lavoro, con la forza della condivisione e delle relazioni. Un progetto che può diventare un modello per altre realtà come la nostra“.
“Che l’Europa, che tanti raccontano lontana dalla gente e dai territori, abbia voluto dare
importanza a una piccola associazione come Artetica, è davvero un buon segno” conclude, sottolineando che “il desiderio più forte è di poter aprire le porte anche a giovani interessati ai nostri progetti, per far sì che si possa avere un costante scambio di idee innovative per il futuro”.