Protagoniste dell’equivoco otto ragazzine di nazionalità belga che stanno partecipando a un campo scout
Dovevano cercare autonomamente un posto per trascorrere la notte, chiedendo ospitalità nelle case private. Così, un gruppo di otto giovanissime ragazze di nazionalità belga, di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, si stava aggirando per le vie di Mossa.
La loro presenza, nel tardo pomeriggio di martedì 23 luglio, non è passata inosservata e alcuni residenti, pensando fossero delle ladre, hanno chiamato il 112.
Il tempestivo intervento dei carabinieri ha permesso di chiarire l’equivoco: le giovani stavano effettivamente partecipando a un campo scout sul modello di ‘Pechino Express‘. Proprio come nel programma tv, ogni giorno, in base a una tabella di marcia comunicata dai coordinatori, sono previste delle tappe da percorrere a piedi, mentre per la notte il gruppo si deve organizzare per dormire.
L’esperienza non è stata molto fortunata: il gruppo che si trovava a Mossa, infatti, non indossava le tradizionali divise scout perché ancora bagnate in seguito alle piogge dei giorni scorsi. Particolarmente difficile, poi, la tappa nel parco di Villa Gallici Deciani a Montegnacco di Cassacco: i forti temporali, infatti, hanno sradicato le tende, costringendo le giovani a dormire nelle cantine.
La disavventura di Mossa, però, ha avuto un lieto fine, grazie all’intervento del sindaco Emanuela Russian che si è offerta di accogliere in casa per la notte le giovanissime scout, che poi sono ripartite alla volta della stazione ferroviaria di Gorizia.