A Moruzzo la raccolta firme contro il progetto della nuova strada.
Continua la raccolta firme contro la Sequals-Gemona. Dopo i primi due appuntamenti a Fagagna, all’Oasi dei Quadris e alla Casaforte Brunelde, erano in molti anche oggi i cittadini che si sono radunati alla fontana dei “Quattro venti” a Moruzzo per esprimere la propria contrarietà al progetto.
Tra i firmatari questa mattina anche Il segretario della Federazione provinciale del Pd di Udine Luca Braidotti. “Ho firmato la petizione popolare che chiede di rivedere lo studio di fattibilità per la Cimpello-Sequals-Gemona. L’ipotesi di collegamento stradale presentato dall’assessore Amirante ha suscitato una vigorosa reazione popolare di cui bisogna aver rispetto e di cui il vertice politico-amministrativo deve tener conto. Chi lancia accuse di comitatismo o insinua il sospetto di strumentalizzazioni politiche offende i cittadini di tutti gli schieramenti che in questi giorni sono accorsi a sottoscrivere una protesta legittima contro un progetto insensato. Con i metodi della Giunta Fedriga non riusciremo mai ad avere le infrastrutture che servono davvero e che non impattano”.
Con il segretario dem c’erano la consigliera regionale Manuela Celotti, la componente della segreteria regionale Pd Fvg Mariagrazia Santoro e Martina Andenna della segreteria provinciale del partito “Non è il primo caso in cui la Giunta regionale sostiene i suoi annunci con qualche slide generica – osserva Braidotti – scavalcando qualunque doveroso processo di ascolto e di partecipazione del territorio. Calando dall’alto i progetti si provocano legittime reazioni come questa, senza risolvere i problemi e bloccando di fatto la realizzazione delle infrastrutture veramente utili allo sviluppo economico della nostra provincia e a una migliore mobilità regionale”.
Per Celotti è “inaccettabile che l’assessora Amirante tenti di stravolgere la realtà attaccando i sindaci e i consiglieri comunali che si stanno impegnando per evitare lo scempio di un territorio. Con queste dichiarazioni si insultano infatti anche le migliaia di cittadini e cittadine che con mezzi leciti e civili si stanno mobilitando insieme ai loro sindaci per dire no ad una ipotesi di percorso semplicemente irricevibile”. “Bastava essere presenti oggi a Moruzzo – continua la consigliera dem – per capire che la 4 Venti è già, nei fatti, una strada ciclopedonale e ad uso agricolo. Ipotesi sulla quale i Comuni stanno lavorando da anni attraverso gli strumenti proposti dalla Regione, cioè i Biciplan. Nessuna bugia quindi, ma un’azione civile, di partecipazione popolare e di rappresentanza istituzionale per proteggere un territorio che da anni punta sul turismo lento per il proprio sviluppo economico”.
“L’assessora fornisca lo studio e i dati e noi – dichiara ancora Celotti – procederemo a dimostrare che le ipotesi proposte non stanno semplicemente in piedi, perché è noto a tutti che il traffico commerciale punta sui percorsi più brevi, e se la matematica non è un’opinione, l’opzione “4 venti” allunga la tratta di chi oggi da Dignano raggiunge il casello di Gemona sulla direttrice San Daniele – Majano – Osoppo. Si rischia quindi di spendere 300 milioni di euro di fondi pubblici per una strada che non servirà il traffico commerciale e che non servirà nemmeno ai residenti dei comuni collinari ma che invece – conclude – depotenzierà l’attrattività turistica della Collinare tutta”.