Lo sportello contro la violenza sulle donne a Mortegliano.
Per contrastare la violenza sulle donne la parola d’ordine è prevenzione, e l’apertura di un nuovo Sportello di ascolto, ospitato nella sede del sindacato Cisal a Mortegliano con il supporto dell’associazione ZeroSuTre, va in questa direzione. Quella giusta.
Lo ha sottolineato anche il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, che ha partecipato ieri sera all’incontro inaugurale in via Micon assieme al sindaco di Mortegliano Roberto Zuliani, alla segretaria della Cisal, alla dirigenza di “ZeroSuTre”, a rappresentanti di carabinieri e polizia di Stato.
Davanti a una sala gremita, la massima carica dell’Assemblea legislativa regionale ha voluto ricordare quella che ha definito un’azione politica con la “p” maiuscola, ovvero l’istituzione della Commissione regionale per le pari opportunità, frutto di un percorso di autocoscienza partito dal basso e di una precisa richiesta da parte della comunità.
Questo lungo lavoro è riuscito a far venire alla luce i cortocircuiti che portano a una relazione familiare “malata”, in cui sorprendentemente – ha osservato ancora la Presidenza – anche persone acculturate, in buona posizione nella scala sociale, si macchiano di delitti efferati.
Nel ricordare che la violenza non è solo fisica ma anche verbale, psicologica ed economica, il presidente è convinto che sia davvero importante il presidio degli sportelli anti-violenza. Le donne devono sapere che esiste un sistema in grado di proteggerle, proprio nell’ottica della prevenzione. Ma i 125 femminicidi dell’ultimo anno – un delitto ogni tre giorni – confermano che, nonostante i tanti sforzi che si stanno compiendo da anni, non è facile stare al passo con l’evoluzione di questo fenomeno.
Il sindaco di Mortegliano ha voluto sottolineare il ritardo con cui la legge italiana ha riconosciuto i pieni diritti delle donne, dalla partecipazione al voto all’eliminazione dal Codice di quei riferimenti all’autorità maritale che concedevano al maschio una sorta di zona franca. Mentre il rappresentante dell’Arma dei carabinieri ha rimarcato l’importanza della prevenzione, invitando le donne a denunciare senza paura ogni sopruso, e la collega della Polizia ha parlato di una media di 6-7 ammonimenti alla settimana, chiaro segnale dell’escalation del fenomeno.
È stata poi la presidente dell’associazione ZeroSuTre a illustrare nel dettaglio le situazioni-tipo con cui gli operatori degli sportelli si devono confrontare. Il problema-chiave è la decisione della donna di denunciare il partner, spesso vissuta come uno stravolgimento del suo equilibrio sociale e personale. Hanno partecipato all’incontro dibattito anche la Commissione regionale per le pari opportunità, l’omologa Commissione di Udine e numerose altre associazioni e ordini professionali.