La casa di riposo “Italia Rovere Bianchi” di Mortegliano riapre le sue porte.
Oggi viene simbolicamente restituita la casa di riposo “Italia Rovere Bianchi” alle persone che erano qui ospiti e sono state evacuate mesi fa ad Aiello ed è un motivo di grande soddisfazione vedere i loro sorrisi: questo era uno dei punti più critici della ricostruzione a Mortegliano, ma naturalmente il lavoro continua perché ci sono ancora delle parti da sistemare e c’è un progetto di ampliamento importante che la Regione ha già finanziato con sei milioni di euro.
È il concetto espresso dall’assessore alla Salute e Politiche sociali al termine del sopralluogo assieme al sindaco e ai vertici della Asp della casa di riposo rimasta chiusa dallo scorso 25 luglio a causa dei danni subiti in occasione della violenta grandinata che aveva investito quella zona del Friuli. L’esponente della Giunta ha rimarcato come la politica abbia lavorato con determinazione per questo risultato e ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito ad ottenerlo.
I primi trasferimenti.
Oggi sono stati trasferiti 29 persone dalla struttura di Aiello; in una prima fase, la struttura potrà accogliere fino a 76 persone. L’assessore ha rimarcato come oltre ad essere il simbolo della ricostruzione, la struttura potrà diventare anche un modello al quale molte altre case di riposo della regione potranno guardare: spesso concentrando l’attenzione agli ospedali non ci si rende conto – è stato evidenziato – quanto queste strutture siano determinanti per evitare inappropriatezza, con accessi a pronto soccorso, nosocomi, strutture per acuti: il Friuli Venezia Giulia vanta l’ospedale che in Europa realizza un trapianto di cuore a cuore battente e questo vuol dire che la complessità viene affrontata molto bene, ma occorre lavorare ancora sulla gestione della cronicità.