Violenze sessuali e atti osceni, finisce in comunità un minorenne di Monfalcone

Violenze sessuali e atti osceni di un minorenne di Monfalcone.

Si sarebbe macchiato di reati sessuali e, per questo, per lui sono arrivati i provvedimenti. Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Trieste, che ha concordato con le risultanze investigative dei carabinieri di Monfalcone, il Giudice per le indagini preliminari ha emesso la misura cautelare del “collocamento in comunità” nei confronti di un quindicenne di Monfalcone, accusato di diversi episodi di violenza sessuale, atti osceni e di “catcalling”, la molestia sessuale che avviene in strada.

Le indagini dei Carabinieri sono iniziate alla fine del mese di settembre 2020, a seguito di una serie di palpeggiamenti compiuti in pieno giorno per le vie del centro abitato di Monfalcone in danno di alcune donne della zona, a cui il giovane ha, in almeno tre circostanze, anche mostrato il proprio organo genitale.

Grazie alla collaborazione delle vittime, che hanno denunciato gli episodi di molestia alla stazione dei carabinieri di Monfalcone nell’immediatezza dei fatti, è stato possibile eseguire in tempo utile i primi accertamenti, partendo dalla fisionomia del giovane fornita in sede di denuncia, dalla descrizione sommaria degli indumenti dallo stesso indossati e dalla bicicletta tipo “mountain bike” usata per allontanarsi subito dopo avere commesso le violenze.

La svolta nelle indagini si è avuta quando una delle vittime, mentre camminava per le vie del citato centro abitato, ha riconosciuto chi l’aveva molestata il giorno precedente ed ha richiesto l’intervento dei militari che, immediatamente accorsi sul posto, hanno provveduto a rintracciare il minorenne e ad accompagnarlo in caserma per l’identificazione.

L’ultimo tassello investigativo è stato aggiunto grazie ad una mirata perquisizione delegata dall’Autorità Giudiziaria, che ha consentito di rinvenire l’abbigliamento indossato dal ragazzo in occasione degli episodi denunciati dalle vittime e di cristallizzare le prove sino ad allora raccolte, inchiodando il sospettato.