Il sindaco di Monfalcone ha scritto anche a Asugi, prefetto e questore.
“Visto il diffondersi della variante indiana del Covid-19, oggi formalizzo la richiesta alle autorità competenti di fare tutto il possibile per monitorare la situazione in città ed evitare il diffondersi della nuova variante”.
Le notizie del propagarsi di questa nuova forma di Coronavirus anche in Friuli Venezia Giulia hanno allarmato il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, che ha preso carta e penna e scritto al questore, al prefetto, all’azienda sanitaria giuliano isontina e anche a Fincantieri chiedendo un’intensificazione dei controlli.
La richiesta della sindaca Cisint.
“L’emergenza sanitaria, che dura da più di un anno – commenta il sindaco –, ha messo a dura prova il sistema e il tessuto socioeconomico. Mi auguro che con questi accorgimenti si possa evitare l’inasprirsi della situazione già così gravosa per tutti. Le peculiarità contestuali e lavorative del monfalconese ci impongono misure di attenzione eccezionali”.
Oggi, tramite lettera scritta a Fincantieri, Cisint ha anche sollevato la richiesta di intensificare i controlli e di “evitare di assumere personale straniero in questo periodo – commenta il sindaco – nonché di intensificare i controlli che già stanno facendo con molta cura. Mi rivolgerò al Questore e al Prefetto per ricevere informazioni sulla strategia di controllo adottata dalle forze dell’ordine sugli arrivi, non solo via aereo, ma anche via ferrovia, via mare e strada di persone che giungono dalle zone in cui la variante indiana è diffusa o che possano essere entrati in contatto con soggetti contagiati”.
Non paga, Cisint ha deciso di scrivere anche all’Azienda Sanitaria a cui ha avanzato la proposta “di effettuare fare screening mirati – conclude il primo cittadino – e di dare maggiore rilievo all’aspetto preventivo-sanitario. Queste misure sono orientate a tutelare tutti i cittadini e ad evitare l’innalzamento della curva dei contagi e l’aumento di casi critici”.