Presentato il bilancio della polizia locale.
“Sovraffollamento, verifica delle leggi antiterrorismo e autotrasporto sono i tre filoni principali delle azioni sulle quali ci siamo concentrati per la sicurezza a Monfalcone”. Ad affermarlo Anna Cisint, sindaco della città, che ha tenuto per sé la delega alla Sicurezza, tracciando un bilancio di quella che è stata l’attività della polizia locale sotto il comando di Rudi Bagatto, e Manuela Solidoro, vicecomandante.
“Sono in tutto 24.123 le chiamate ricevute al comando, 4.380 ore di controllo diretto sul territorio e 810 ore di controllo nelle aree pedonali – spiega la Cisint – quello che abbiamo voluto attivare è stato il “fuori tutti”, cioè, oltre agli agenti che si devono occupare dell’amministrazione, tutti gli altri hanno lavorato fuori”.
Sovraffollamento e antiterrosimo.
Molte sono state le verifiche effettuate dalla polizia locale, soprattutto nelle foresterie, le case di proprietà di determinate aziende messe a disposizione per i dipendenti. “Avevamo rivelato che in quelle particolari zone c’erano problemi con l’abbandono rifiuti – racconta Cisint – così abbiamo pensato di procedere con delle attività di controllo e quindi di fare riferimento alla legge antiterrorismo, secondo la quale bisogna sempre comunicare le variazioni all’interno delle abitazioni al commissariato“.
Sono stati effettuati 153 controlli sugli appartamenti-foresterie su 169 presenti: 149 persone comunitarie e 26 extracomunitarie non erano state dichiarate al commissariato. Come ha ribadito il sindaco è stato fondamentale questo controllo, perché è importante sapere chi è presente, chi è arrivato, sul territorio. Inoltre, 5 dei 153 appartamenti erano anche in sovraffollamento. “Ancora più grave pensando che c’è stato il periodo di Covid – continua la Cisint – è necessario sapere chi è in quarantena e chi no”.
Dal 2017 è stata introdotta una sanzione ad hoc e per questo motivo i controlli sul sovraffollamento sono aumentati. “Nel 2017 si parla di 21 controlli e 12 sanzioni, nel 2018 ci sono stati 235 controlli e 108 sanzioni, nel 2019 254 controlli e 915 sanzioni – spiega la Cisint – nel 2020 si era diffusa la voce che stavamo facendo questi controlli e ci sono stati 43 controlli e 2 sanzioni, per arrivare al 2021 a 153 controlli e 5 sanzioni”.
Controlli e sicurezza.
Legato al tema del sovraffollamento c’è anche la questione dell’abbandono rifiuti, per il quale anche in questo caso diverse sono state sia le segnalazioni che i controlli degli agenti. Sono 262 i servizi in borghese effettuati dal Nucleo di tutela ambiente e sono state erogate 221 sanzioni. “Conoscendo le zone più critiche, a partire da marzo 2021, abbiamo iniziato a mandare gli agenti in presenza” racconta la Cisint. Sono state fatte poi anche 19 sanzioni per immobili in stato di degrado. Numerosi anche i controlli nei parchi, per evitare l’abbandono rifiuti e migliorare la fruibilità per le famiglie: “Sono stati fatti 50 controlli: 13 sanzioni per consumo di alcolici, 13 Daspo, 4 per manifesta ubriachezza e 3 per abbandono rifiuti“.
Viabilità.
“Abbiamo fatto 978 controlli sui veicoli, accertando 649 sanzioni – continua la Cisint – in modo particolare in Via Timavo le verifiche sono state 210 e in via Gorizia 156″. Nello specifico all’87% di quanti sanzionati sono relativi a veicoli stranieri, che grazie al nuovo metodo di pagamento tramite bancomat sono costretti a pagare sul posto.
Altro elemento di controllo è stato sui parcheggi riservati ai disabili: sono infatti circa 215 le sanzioni. Sono stati fatti poi 17.422 controlli sui veicoli: 13 sanzioni per coloro che guidavano con patente scaduta, 1.084 senza cintura, 124 con cellulare alla mano, 5 con assicurazioni false e, infine, 157 veicoli senza assicurazione. Oltre ai veicoli, numerose anche le sanzioni per chi si muove ai monopattini elettrici: in tutto 47. Il sindaco ha posto l’attenzione anche per le sanzioni relative a chi si muove in bici. Nel 2021 sono stati effettuati 4.210 controlli dei quali sanzionati 842, la maggior parte per assenza delle luci.
Consumatori e libera concorrenza.
“Tempo fa era stata fatta una forte azione insieme all’azienda sanitaria che poi è servita – continua la Cisint – infatti al 2021 sono state controllate 58 attività e 16 rilevate erano irregolari, a prevalenza alimentari, e tolti dal commercio 120 chili di alimenti“. Nel 2018-2019 infatti al 98% le attività straniere presentavano una situazione molto disastrosa: non avevano corsi specifici per i dipendenti e le condizioni igieniche non erano soddisfatte. “Il rispetto delle regole nelle attività commerciali è fondamentale, perché significa anche costi – conclude da Cisint – non seguire le regole su questo vuol dire anche avere un vantaggio economico non indifferente ed essere così un danno per la concorrenza“.