La protesta dei sindaci a Monfalcone.
È scontro aperto tra i sindaci del Friuli Venezia Giulia e Poste Italiane su chiusure e limitazioni negli orari di apertura al pubblico di molti uffici postali in regione.
Nella stessa giornata in cui i sindaci hanno manifestato a Monfalcone facendosi portavoce della rabbia dei cittadini, Poste Italiane annuncia la chiusura dell’ufficio postale di via Parini, proprio nella città isontina, a causa del rilevamento di un contagio da Covid-19 tra i dipendenti.
“In riferimento alla manifestazione programmata da alcuni sindaci del Friuli Venezia Giulia nei pressi dell’ufficio postale di Monfalcone – comunica l’azienda – Poste Italiane fa sapere di aver dovuto procedere all’immediata chiusura dell’ufficio postale di via Parini per eseguire la sanificazione dei locali in seguito al rilevamento di un contagio da Covid tra i dipendenti”.
Per le Poste, “l’episodio di oggi conferma come le razionalizzazioni orarie degli ultimi mesi sul territorio siano state una soluzione necessaria per assicurare la continuità del servizio pur nell’emergenza pandemica ancora in atto”.
Dal canto suo, l’azienda conferma di essere stata “sin dai primi giorni della pandemia sempre in prima fila, con i suoi lavoratori, nel garantire un servizio alla comunità che, anche nella fase più cruenta della pandemia, di fatto, non si si è mai interrotto, arricchendosi invece di uno sviluppo ulteriore nei settori tecnologico e digitale”.
A conferma di questo Poste elenca ancora una volta i dati relativi alle aperture. “Attualmente, nonostante il persistere dell’emergenza pandemica – rimarca Poste Italiane -, il 100% degli uffici postali del Friuli Venezia Giulia è aperto al pubblico ed è a disposizione dei cittadini. Dei 331 uffici presenti sul territorio regionale, l’82% (271) lavora con orario normale e soltanto il 18% (60) è interessato da una temporanea rimodulazione oraria in virtù dell’emergenza pandemica. L’azienda sta proseguendo nel programma di graduale normalizzazione delle aperture”.