Anche a Monfalcone arriva la rete ultraveloce, obiettivo collegare 11mila case

Partiti i lavori per la rete ultraveloce di Tim a Monfalcone.

Come in moltissime altre località della regione, sono iniziati a Monfalcone i lavori in collaborazione con il gruppo Tim per portare la rete ultraveloce anche nella città isontina.

Tim, infatti, ha avviato a Monfalcone un innovativo piano di cablaggio che, con un investimento stimato di circa 3,5 milioni di euro e in sinergia con l’amministrazione comunale, porta la fibra ottica fino alle abitazioni per rendere disponibili collegamenti ultraveloci fino a 1 Gigabit/s. La città infatti è tra quelle inserite nel programma nazionale di copertura FiberCop che ha l’obiettivo di realizzare la rete di accesso ultraveloce nelle aree nere e grigie del paese. Gli interventi per la realizzazione della nuova rete sono già iniziati in molte zone della città, in modo da rendere i servizi progressivamente disponibili, con l’obiettivo di collegare circa 11 mila unità immobiliari alla conclusione del piano.

Per limitare i disagi si utilizzeranno infrastrutture già presenti.

“Il rinnovamento della rete dati cittadina con la fibra ottica ultraveloce, fortemente voluta da questa amministrazione – commenta il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint –, significa semplificare la vita dei nostri cittadini”.

Per la posa della fibra ottica saranno utilizzate, dove è possibile, le infrastrutture già esistenti ed è stata disposta la chiusura di alcune strade per il periodo dei lavori, che si estenderà dal 27 maggio al 14 giugno, escluse le domeniche. Grazie a questo piano Monfalcone sarà dotata di una rete in fibra ottica ancora più performante di quella che c’è già oggi e che consentirà di accelerare i processi di digitalizzazione sul territorio, a beneficio di cittadini, imprese e pubblica amministrazione.

“La pandemia – conclude l’assessore comunale all’Innovazione Paolo Venni – ha evidenziato l’importanza di possedere reti tecnologicamente affidabili, strumento indispensabile per ottenere servizi, per il lavoro e per la scuola dei nostri figli, senza dimenticare le opportunità di sviluppo delle nostre imprese in termini di competitività”.