Il punto nascite dell’ospedale di Monfalcone.
Il punto nascita di Monfalcone è un fiore all’occhiello della sanità regionale, che conferma l’importanza della specializzazione, come dimostrato dall’aumento del numero di parti e soprattutto dalla diminuzione dei cesarei. Quello dei punti nascita è un tema importante per il Friuli Venezia Giulia perché si collega a quello della minore natalità. La Regione punta quindi a disegnare un modello che dia risposte di qualità ed elevi i margini di sicurezza per gli utenti, anche adottando scelte che, in un primo momento, possono apparire impopolari ma che producono effetti positivi. Solo attraverso la specializzazione, infatti, è possibile garantire ai
professionisti del comparto sanitario una continua crescita che renda le strutture e i reparti ancora più sicuri e attrattivi.
È quanto spiegato, in sintesi, dal vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, all’ospedale San Polo di Monfalcone, oggi durante la presentazione della app Mamma & Co., la piattaforma di accompagnamento alla gravidanza studiata sulle esigenze delle future mamme e neomamme, che può essere utilizzata anche dai futuri papà e dagli altri membri del nucleo familiare che vogliano seguire da vicino il percorso prenatale. L’app è inoltre di supporto ai medici e al personale sanitario coinvolto nelle varie fasi della gravidanza.
Nel corso della presentazione è stato spiegato dal vicegovernatore che quelli ottenuti nella città dei cantieri non sono risultati scontati e il consolidamento del rapporto tra l’Asugi e il Burlo Garofolo per il percorso nascita di Monfalcone, oltre a portare sul territorio competenze importanti,
sarà occasione di crescita anche per l’Irccs proprio attraverso le buone pratiche e le innovazioni sviluppate nell’isontino. Inoltre, la Regione ritiene il Burlo una risorsa fondamentale per l’intero sistema sanitario, le cui competenze devono essere messe a disposizione, in un’ottica di rete, di tutto il Friuli Venezia Giulia.
L’evento ha fornito l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività del percorso nascita integrato ospedale-territorio Isontino che comprende la gravidanza, il parto e il puerperio. Dal 2015 al 2019 la media dei parti è stata di 703 all’anno (707 nel 2015, 661 nel 2016, 741 nel 2017, 702 nel 2018, 705 nel 2019), mentre nel 2020 si è già registrato un notevole incremento: ci sono stati 122 parti in più da gennaio a luglio rispetto all’anno precedente, per un totale di 465 parti. Di conseguenza l’attività è aumentata in tutto il percorso, con un maggior numero di visite nei consultori, ecografie ostetriche, visite in ambulatorio e domiciliari e controlli per mamme e bambini.
Durante la fase della gravidanza le strutture territoriali mettono a disposizione l’ambulatorio gravidanza fisiologica, il corso di acquaticità, il corso di preparazione alla nascita e incontri formativi con gli specialisti, mentre nelle strutture ospedaliere sono attivi l’ambulatorio gravidanza a rischio e l’ambulatorio della gravidanza a termine. Il parto in ospedale comprende il parto spontaneo e quello in acqua, il taglio cesareo, con analgesia naturale o farmacologica. Dopo la nascita la presa in carico territoriale prosegue con visite domiciliari, la possibilità di recarsi presso l’ambulatorio di continuità assistenziale madre-bambino, massaggio del bambino, incontri formativi con gli specialisti e visita post partum.
L’applicazione Mamma & Co, sviluppata grazie a un investimento della Regione del valore di 24mila euro e fruibile si sistemi Android e iOS, fornisce informazioni sanitarie utili suddivise in 3 trimestri: prestazioni, luoghi, prenotazioni, visite, emergenze, vaccini e consigli sono immediatamente accessibili e a portata di smartphone. L’app mette inoltre a disposizione Pollicino, una guida tra i reparti della struttura ospedaliera
realizzata tramite tecnologia veicolando messaggi e contenuti multimediali in tempo reale.