Più sicurezza per il pronto soccorso di Monfalcone: incontro in Prefettura

L’azienda sanitaria si è impegnata a venire incontro alle richieste dei sindacati. Congelato lo stato di agitazione

Fumata ‘grigia’ per l’incontro in Prefettura a Gorizia, indetto dopo l’aggressione avvenuta nel pronto soccorso di Monfalcone, che aveva portato Uil Fpl e Nursind a proclamare lo stato di agitazione, per chiedere maggiore sicurezza per pazienti e operatori.

Al tavolo con il prefetto Raffaele Ricciardi erano presenti i vertici di AsuGi e i rappresentanti delle due sigle sindacali che hanno concordato di congelare lo stato di agitazione per 30 giorni, in modo da concedere all’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina il tempo per gli interventi urgenti.

Sicurezza in primo piano

“Siamo parzialmente soddisfatti del risultato ottenuto”, commentano da Uil Fpl e Nursind Stefano Bressan e Luca Petruz. “AsuGi si è impegnata a mettere a disposizione una sede idonea per creare una postazione fissa per la Polizia di Stato all’interno del pronto soccorso; in alternativa, si valuterà la possibilità d’inserire una guardia giurata. Saranno anche organizzati corsi sulla sicurezza per gli operatori”.

Sempre sul fronte della sicurezza, saranno valutate la riattivazione della guardia attiva notturna e l’installazione di ulteriori telecamere.

Carenza di personale

Per quanto riguarda il personale, “l’Azienda – ricordano i sindacati – garantisce d’implementare l’organico con cinque infermieri nell’arco di 90 giorni, mentre per tamponare la cronica carenza di medici saranno garantiti due turni di 38 ore con personale di AsuGi, che farà anche una ricognizione sugli accessi in tutti i pronto soccorso aziendali”.

“Abbiamo ottenuto che, non appena saranno reperite le necessarie risorse umane, si arrivi a quattro posti letto di terapia semintensiva, raddoppiando i numeri attuali. Fondamentale, poi, incentivare il personale e riuscire a garantire l’apertura sulle 24 ore del pronto soccorso”, spiegano ancora Uil Fpl e Nursind, che hanno chiesto anche di potenziare il servizio delle ambulanze.

“Qualora l’azienda non rispettasse le tempistiche – conclude la nota sindacale – proclameremo lo sciopero di tutto il personale del Pronto Soccorso”.