Parla la sindaca Cisint: “Vi racconto come cambierà Monfalcone”

Anna Maria Cisint, rieletta sindaco di Monfalcone.

Rieletta sindaco di Monfalcone con ben 7.500 voti, ovvero con il 72,4% delle schede valide, Anna Maria Cisint ha accettato di fare quattro chiacchiere con noi riguardo ai progetti per la piazza e la viabilità nonché sui nuovi traguardi prefissati per la città.

Una rielezione acclamata a gran voce: se lo aspettava di essere così amata dai monfalconesi? Vuole dire qualcosa ai cittadini?
“È un risultato che ovviamente mi lusinga, anche per il consenso personale di oltre 2 mila voti. Mi era stato chiesto di ricandidarmi per completare il lavoro fatto negli ultimi cinque anni: aver raggiunto il 72 per cento dei consensi mi carica maggiormente di responsabilità. Assieme ai ringraziamenti, esprimo l’impegno a fare il possibile per portare a realizzazione il programma di sviluppo della città”.

Per questo secondo mandato, quali sono le linee guida che volete mantenere e quali, invece, i nuovi obiettivi e propositi da raggiungere?
“Ci siamo presentati agli elettori con un programma molto concreto e articolato delle cose che faremo nel nuovo mandato. Naturalmente molti degli interventi sono in un filone di continuità con il cambiamento intrapreso per rilancio e la trasformazione della città. Fra le questioni più importanti, un primo ambito è sicuramente quello del lavoro e dello sviluppo, perché Monfalcone possa essere sempre più protagonista della crescita economica a livello regionale nei settori sostenibili e innovativi, possa rafforzare la propria condizione di polo internazionale della nautica, puntando allo sviluppo del porto in funzione mercantile e crocieristica. Un secondo ambito d’azione riguarda il territorio e l’ambiente per una Monfalcone sempre più attrattiva e green, che valorizzi il proprio patrimonio urbanistico, l’assetto delle strade, delle piazze, delle aree verdi e delle piste ciclabili; con la riqualificazione dei propri luoghi, il litorale, Marina Julia con l’implemento delle attrezzature e della spiaggia, il parco del Carso, la Rocca e la Galleria Rifugio, il termalismo con il nuovo centro Wellness, la rigenerazione del Centro Storico con la nuova piazza e il museo della città murata. Terzo filone è quello della salute e della solidarietà, volendo essere Monfalcone sempre più vicina ai bisogni della comunità e ai soggetti vulnerabili, con politiche sociali che promuovono i servizi domiciliari e la qualificazione delle strutture di accoglienza e i servizi per l’integrazione dei portatori di handicap, con l’attuazione del Patto per la Disabilità, il sostegno allo Sportello per il Volontariato, le campagne contro la violenza sulle donne. Infine, proseguiremo l’impegno nell’ambito della vivibilità, per una città delle opportunità, pulita, sicura attrattiva”.

Viabilità e commercio sono due punti sottolineati più volte nel programma: come si andrà ad intervenire nello specifico? Quale supporto e tutela sarà dato alle vecchie aziende? E a quelle appena nate?
“Consapevole del peso che il commercio riveste nella realtà locale, in termini di occupazione e di reddito delle famiglie coinvolte, il comparto è stato in questi anni al centro degli interventi del Comune, in particolare dopo il Covid, con sostegni fiscali e incentivi al fine di favorire la più rapida ripresa, ma anche con sostegni per favorire le attuali realtà e la nascita di nuove imprese. Dopo le elezioni, uno dei primi provvedimenti della nuova giunta ha riguardato proprio commercio e viabilità. Con il nuovo provvedimento ci si propone ora di migliorare la viabilità e la sosta nell’area urbana del centro, per garantire maggior fluidità del traffico e favorire l’accessibilità e la vivibilità di alcune delle direttrici viarie cruciali, quelle del Corso del Popolo, di via Roma, di via IX Giugno e via Oberdan, tenendo conto anche della riqualificazione in corso di piazza della Repubblica e delle aree adiacenti. A questo fine è stata decisa la redazione di un progetto di dettaglio che sarà seguito tramite un tavolo di lavoro che, oltre al sindaco e all’assessore competente, coinvolgerà un rappresentante del rione, dell’associazione di categoria, dei negozianti delle vie interessate e di due esperti esterni, selezionati tramite una manifestazione d’interesse. La nuova viabilità si inserirà in un ideale percorso concentrico verso l’esterno indicando i miglioramenti del traffico delle altre zone della città, prevedendo anche l’applicazione di strumenti di facilitazione e fluidità del traffico finalizzato alla salvaguardia dell’ambiente e al miglioramento della sicurezza, come per esempio implementando l’“onda verde” nei cicli semaforici sugli assi principali della viabilità urbana”.

Monfalcone e riqualificazione: una volta che la piazza sarà ultimata, quale sarà il suo futuro? Ci sarà spazio anche per i grandi eventi?
“Già oggi Monfalcone è caratterizzata da grandi eventi che sono stati promossi negli ultimi anni e sono diventati appuntamenti rilevanti in ambito regionale: fra questi il festival Geografie, Scienza Under 18, la Festa del Mare, il Festival della Danza. Continueremo con questa politica, per rendere Monfalcone sempre più attrattiva e per sostenere le attività del commercio e dei servizi”.

Monfalcone attualmente sta investendo molto anche sul turismo. Collegandosi alla domanda precedente, ci sarà la possibilità di conciliare -o incrementare almeno in alcune occasioni- anche la vita notturna e degli stessi locali della città?
“Il turismo a Monfalcone riveste molti volti e molte opportunità: quelli del litorale, con spiagge ormai affermate a livello regionale, quelli del Carso, con il parco tematico della grande guerra e il nuovo museo naturalistico di Pietrarossa, quelli della crocieristica, quelli storico-culturali, quelli del museo della cantieristica. Si tratta di importanti opportunità turistiche. Per quanto riguarda gli eventi che si svolgono la sera e la sera tardi, ci deve sempre essere una condivisione fra le esigenze del divertimento e quelle della serenità dei residenti, come del resto previsto dalle stesse norme vigenti”.

A2A. La posizione dell’amministrazione comunale è nota. Vista la situazione attuale di necessità, ci sono degli aggiornamenti o delle note che vuole sottolineare a riguardo?
“Si tratta di una questione che, com’è noto, dipende dal livello delle decisioni centrali. In ogni caso, in questa vicenda l’interlocuzione del soggetto principale, A2A, con il Comune è stata sinora molto carente ed episodica”.

Dopo l’importante black out che ha colpito la città, si parla di infrastrutture energetiche: ci sono novità sul fronte del potenziamento e della manutenzione? Per la sostenibilità?
“Il Comune è intervenuto tempestivamente in quanto è l’ente al quale il cittadino si rivolge in primo luogo per tutte le esigenze locali. Si è trattato di una condizione straordinaria che tuttavia non può colpire in questo modo una città e un territorio che si è trovato a pagarne tutte le relative conseguenze. Compito del Comune è quello di fare in modo che le autorità competenti si facciano carico di tutti gli interventi e investimenti necessari, affinché situazioni di questo genere non abbiano più a ripetersi.