Giovedì 6 giugno inaugura l’esposizione dedicata all’evoluzione tecnologica degli aeromobili a pilotaggio remoto
Un aeromobile a pilotaggio remoto (APR), noto comunemente come drone, è un apparecchio volante caratterizzato dall’assenza del pilota a bordo. Il suo volo è oggi è impiegato negli usi più disparati, da quello civile a quello militare, e il drone è sempre più protagonista della nostra quotidianità.
La mostra “Macchine volanti 2. Storia ed evoluzione della tecnologia degli aeromobili a pilotaggio remoto” – organizzata dal Comune di Monfalcone, CCM – Consorzio culturale del Monfalconese / Ecomuseo territori. Genti e memorie tra Carso e Isonzo – inaugura il 6 giugno alle 18 nella doppia sede dell’atrio del Municipio e del Muca – Museo della Cantieristica.
L’esposizione, aperta fino al 7 luglio, racconta la storia dell’articolata evoluzione tecnologica dei droni dalle origini fino ai giorni nostri, ripercorrendone le diverse fasi di sviluppo e di utilizzo, a livello nazionale e internazionale.
Un evento che celebra l’ingegno e l’innovazione.
Luca Fasan, assessore agli Eventi, Cultura e Commercio del Comune di Monfalcone, presenta così la mostra: “Per celebrare e ricordare l’importante storica ricorrenza del Centenario dell’Arma Azzurra nel 2023, siamo orgogliosi di ospitare nel nostro Museo della Cantieristica e nella nostra sede comunale la mostra ‘Macchine Volanti 2 – Storia ed evoluzione della tecnologia degli aeromobili a pilotaggio remoto’, un evento che celebra l’ingegno e l’innovazione nel campo dei droni e degli aeromobili senza pilota. L’esposizione e il ciclo di incontri proposti nei mesi di giugno e luglio offrono un’opportunità unica per conoscere la storia, lo sviluppo e il futuro di questa rivoluzionaria tecnologia“.
Passato, presente e futuro dei droni.
“Dal racconto dei primi esperimenti durante i conflitti mondiali alle eccellenze italiane, come i cimeli del MUSAM e del Museo Caproni, fino alle più recenti applicazioni operative e alle prospettive dell’intelligenza artificiale, questa mostra rappresenta un viaggio affascinante attraverso decenni di progresso ed evoluzione. Invito la cittadinanza tutta a partecipare agli eventi in programma e a lasciarsi ispirare dalle straordinarie storie di innovazione e ricerca che verranno presentate dai nostri illustri relatori”, conclude Fasan.
La mostra è strutturata in ordine cronologico e ripercorre la storia dei droni – a partire dal 1849, quando gli Austriaci attaccarono la città di Venezia utilizzando dei palloni caricati di esplosivo -, sino alla produzione moderna, che vede i droni impiegati in molteplici attività, con diverse sezioni di approfondimento, dedicate ai protagonisti e alla tecnologia.
Ideale prosecuzione della mostra ‘Da Leonardo alle Frecce Tricolori’.
Il progetto si pone come ideale prosecuzione della mostra “Macchine Volanti. Da Leonardo alle Frecce Tricolori” del 2019 con l’obiettivo di esplorare e narrare tutti gli aspetti storici, culturali, umani e tecnologici correlati alla nascita e allo sviluppo dei mezzi a pilotaggio remoto che allora non era stato possibile approfondire.
“Proseguire il percorso iniziato cinque anni fa significa approfondire un tema importante per il passato, ma anche per il presente del territorio– commenta Davide Iannis, presidente del Consorzio Culturale del Monfalconese -. L’intento è quello di puntare l’attenzione nei confronti non solo della mostra, bensì del territorio tutto. La ricaduta auspicata è di tipo culturale ma anche turistico, attraverso la diffusione di una cultura tecnologica e artistica. Sono evidenti le competenze che il territorio ha saputo e sa esprimere, utili conoscenze per lo sviluppo futuro e quindi utile stimolo al mondo della scuola. In questo senso ci proponiamo di attivare sinergie con gli istituti scolastici del nostro territorio, suscitando l’interesse degli studenti e coinvolgendoli attraverso conferenze e visite guidate nell’approfondimento del tema trattato. Questo è possibile grazie al costante sostegno della Regione Fvg, da sempre vicina alle attività del nostro Consorzio”.
I droni sono un’eccellenza del nostro territorio.
“Gli aeromobili a pilotaggio remoto sono una realtà tecnologica del nostro territorio, eccellenze industriali come Leonardo portano la tecnologia italiana in tutto il mondo – sottolinea Antonio Calligaris, capogruppo Gruppo Lega Fvg in Consiglio regionale -. La realizzazione di questa mostra è doppiamente importante: racconta i progressi svolti, anche in Friuli Venezia Giulia, e prosegue un percorso iniziato nel 2019 con l’esposizione dedicata alle macchine volanti e a Leonardo. In vista dell’appuntamento con la Capitale della cultura si tratta di un biglietto da visita importante per il Consorzio culturale del Monfalconese, che si dimostra ancora una volta capace di realizzare iniziative importanti che hanno trovato l’appoggio della Regione, grazie anche a un mio emendamento”.
In mostra tra Municipio e Museo della cantieristica.
Nelle due sedi che ospitano “Macchine volanti 2. Storia ed evoluzione della tecnologia degli aeromobili a pilotaggio remoto”, cioè l’atrio del Municipio di Monfalcone e il Muca – Museo della cantieristica, saranno esposti documenti di archivio, giornali d’epoca, oggetti, mezzi documenti rari, fotografie, lettere manoscritte e inedite, oggetti antichi, supporti multimediali.
L’allestimento è a cura della Omniarem S.r.l., società specializzata in ricerca storica e archivistica, grafica, progettazione e allestimento, mentre la progettazione scientifica dell’allestimento è stata curata da Susanna Ognibene, che si avvarrà per la parte architettonica e grafica sia di personale interno alla Società Omniarem S.r.l. sia di partner scientifici di altissimo livello, tra cui la società Orsini Architects, già autrice del progetto architettonico di allestimento del rinnovato Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle.
“Il progetto espositivo nasce come naturale prosecuzione della mostra sviluppata nel 2019– spiega la curatrice, Susanna Ognibene-. Il tema dei droni, o più correttamente dei ‘velivoli senza pilota’, è, invece, estremamente affascinante: lo sviluppo della tecnologia odierna sta portando questi gioielli tecnologici a operare su tutti i fronti, non solo quelli militari, ma anche quelli civili. Servono, infatti, in tutti quei lavori “dull, dirty, dangerous”, ovvero “noiosi, sporchi e pericolosi” e questi termini dicono tutto. Impieghi che vanno dai monitoraggi ambientali, metereologici, o delle catastrofi naturali, alla consegna della posta in luoghi inaccessibili, alle rilevazioni archeologiche o geologiche, alla cinematografia, alla semina in aree impervie per la riforestazione, fino alla lotta contro le zanzare. Insomma un universo incredibile in costante mutamento e ampliamento”.
Il pioniere Furio Lauri, eroe della Seconda Guerra Mondiale.
“E una parte di questa innovazione tecnologica è avvenuta proprio in Friuli Venezia Giulia, grazie alla lungimiranza rivoluzionaria di Furio Lauri, il fondatore della Meteor (oggi Leonardo S.p.A), che fu anche un eroe della Seconda guerra mondiale. Una storia straordinaria, fatta di uomini e mezzi, che meritava di essere raccontata. Va ricordato che grazie a questo progetto vengono esposti per la prima volta cimeli di grande pregio, di proprietà della Leonardo S.p.A, che ha gentilmente concesso il prestito, insieme ad un cimelio di proprietà del Comune di Ronchi dei Legionari, il Radibersaglio Meteor P.0. Una grande occasione, dunque, di conoscere uno spaccato di storia locale che diviene storia di una intera nazione”.
Per la parte scientifica è stato istituito un comitato scientifico composto dal colonnello Rino Romano, dal generale Basilio Di Martino, dal colonnello Rosario D’Auria, dall’ingegner Carlo Siardi. A latere della mostra “Macchine volanti 2. Storia ed evoluzione della tecnologia degli aeromobili a pilotaggio remoto” è previsto un intenso calendario di eventi e conferenze di alto valore scientifico, con l’intervento di esperti del settore e la collaborazione delle associazioni di settore presenti sul territorio, come l’Associazione Arma Aeronautica, Club Frecce Tricolori e GAVS.
Parte della mostra, inoltre, è dedicata a una eccellenza del territorio di Monfalcone, la società Meteor, tra i primi produttori di radio-bersagli al mondo, fondata a Ronchi dei Legionari dalla MOVM Furio Lauri, che diverrà una figura di spicco nella produzione degli aeromobili a pilotaggio remoto.
Nella mostra sono esposti per la prima volta diversi modelli di radio-bersagli e ricognitori, prodotti dalla Meteor e dalla società Leonardo.
Il Consorzio Culturale del Monfalconese è costituito dai Comuni di Fogliano Redipuglia, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Sagrado, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo, Staranzano, Turriaco e dal Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia.
I servizi e le attività del Consorzio Culturale del Monfalconese e dell’Ecomuseo Territori sono sostenuti e finanziati dai Comuni consorziati e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia tramite la L. Reg. 13/2020.ww.ccm.it