A Monfalcone la polizia userà il test a reagenti chimici.
Monfalcone si dota di un “drug screen”, un test a reagenti chimici in grado di individuare nella saliva microscopiche quantità dei narcotici più diffusi, come cocaina, marijuana, anfetamine e oppiacei. Il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ha infatti dato al comandante della polizia locale, Rudi Bagatto, l’incarico affinché “il Comune faccia la sua parte nel contrasto all’illegalità da spaccio di sostanze”, così da garantire “la sicurezza sulla strada combattendo l’irresponsabilità di coloro che guidano dopo aver ingurgitato alcool o assunto droghe.
Con il test, che è a disposizione anche delle altre forze di polizia, la raccolta della sostanza avviene attraverso un sottile tampone e un contenitore/fiala contagocce, che consente di conservare il campione per eventuale conferma legale, eliminando anche il problema di errate interpretazioni. Lo strumento consente peraltro di rilevare più droghe con un solo prelievo.
“Il controllo degli automobilisti consumatori di stupefacenti – spiega il Comune in una nota – presenta spesso difficoltà, ma con questo sistema le pattuglie potranno velocizzare le operazioni e controllare i conducenti sospetti in tempo reale. In caso positivo gli agenti potranno accompagnare il fermato in ospedale per eseguire prelievi e analisi, così come prevede la procedura del Codice della strada”.