Monfalcone, ecco il bilancio: “Tutelati soggetti fragili e famiglie”

Il sindaco Anna Maria Cisint presenta il bilancio del comune di Monfalcone.

Il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint ha presentato le scelte finanziarie di fondo del bilancio comunale 2023/2025.

“Il documento contabile – ha sottolineato Cisint – è lo strumento di attuazione delle scelte politico-programmatiche e va valutato tenendo in considerazione le strategie dell’amministrazione che in questi anni ha saputo dare risposte nella riqualificazione dei servizi e nell’attivare un grande piano di investimenti senza gravare sulle tasse dei cittadini e senza incrementare le tariffe delle prestazioni erogate. Ciò è stato possibile soprattutto per aver avuto la capacità di ridurre gli oneri finanziari dovuti ai mutui per quasi 15 milioni di euro fra il 2016 e oggi, rendendo disponibili le corrispondenti risorse nei diversi settori d’intervento; nello stesso tempo è stata messa in campo una grande capacità di progettazione che ha consentito di acquisire risorse per le opere pubbliche attraverso il sostegno con fondi regionali, nazionali, europei, del Pnrr, della Camera di Commercio.

Inoltre, è stato riqualificato e reso più efficiente l’apparato comunale che però, in virtù delle maggiori disponibilità conseguite, pesa meno del passato sulla spesa complessiva e cioè per il 23,86 per cento a fronte di una spesa di 14.483.662 euro”.

I numeri.

Per il 2023 il bilancio si attesta su 110.919.468 euro di cui circa 60.680.000 milioni per spese correnti e la parte rimanente per investimenti.  Fra le spese correnti, di particolare rilievo sono quelle relative al settore sociale per 22.942.366 euro, rispetto ai 18.578.000 del 2016, quelle per le scuole e diritto allo studio per oltre 2,5 milioni di euro rispetto ai 2.150.000 del 2016, ambiente e il territorio per 7.343.729 euro rispetto ai 5,6 milioni del 2016. Nell’ambito degli investimenti, nel 2023 il Comune di Monfalcone gestirà 29.313.627 euro. I capitoli maggiori riguardano le scuole per 9.415.000 euro, la cultura 9.879.918, la viabilità per 1.797.639 euro e il patrimonio e la politica per la casa per 1,6 milioni di euro.

Un rilievo particolare è stato dato dal sindaco Cisint alla politica tariffaria e ai tempi di pagamento ai fornitori. “Dall’inizio del nostro mandato abbiamo scelto di tutelare i soggetti fragili e le famiglie nell’utilizzo dei servizi sociali a domanda individuale. Per questo, nonostante l’inflazione, abbiamo ritenuto di mantenere la stessa contribuzione e le stesse tariffe, non adeguandole neppure all’indice Istat. Per la casa di riposo su 4.289.611 euro di spesa complessiva la copertura per gli utenti è del 75 per cento perché abbiamo scelto di abbassare le tariffe in quanto riguardano servizi rivolti a persone fragili, mentre 1.094.000 euro sono destinati ai due asili nido, per i quali si può imputare solo il 50% del costo perché si salvaguardano le famiglie giovani.

Un altro aspetto rilevante è dato dai tempi di liquidazione e pagamento delle forniture: dai 35 giorni del 2016 siamo scesi a 24 giornate: molto meno della media nazionale che è di 28 giorni. Peraltro, nella logica di sostenere le aziende commerciali e artigiane, con il bilancio daremo corso allo scorrimento dell’intera graduatoria del bando per i contributi a questi comparti molto importanti anche dal punto di vista occupazionale”.