Minacce di morte sul web e sul cellulare del sindaco di Monfalcone.
Minacce allarmanti nei confronti del sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, fonte di forte preoccupazione da parte delle autorità competenti in quanto considerate attendibili in base alle verifiche effettuate e agli ambienti da cui provengono.
Si tratta di messaggi espliciti diffusi nelle reti web delle comunità islamiche che hanno già coinvolto migliaia di utenti e “seguaci” e che fanno rifermento all’impegno pubblico di Cisint che attraverso una serie di provvedimenti sta applicando regole di legalità e il rispetto delle nostre norme nei confronti della numerosa realtà islamica cittadina che si esprime attraverso le sue componenti più radicali.
L’allarme maggiore riguarda gli avvertimenti e le intimidazioni arrivati direttamente nel cellulare del primo cittadino con immagini evidenti di violenza. Contengono affermazioni sconcertanti come quella che dice: “Allah, l’unico e solo Dio. Buono o cattivo, giusto o sbagliato. Allah sceglierà la giusta punizione per la persona responsabile. Allah si arrabbierà con te. Oggi o domani? Morte? Si, l’angelo della morte riporta l’anima ad Allah”.
Il sindaco Cisint viene ora messa da queste comunità fra i “nemici” dopo la chiusura dei centri islamici della città avvenuti a causa del loro funzionamento al di fuori di ogni regola e con gravi rischi per l’ordine pubblico.
Lizzi: “Al fianco di Anna Maria contro le minacce islamiste”.
“Le minacce di stampo islamista rivolte ad Anna Maria colpiscono tutti i cittadini che credono nella democrazia e nel suo esercizio all’interno delle istituzioni civili. Sono in prima fila al fianco del sindaco di Monfalcone e conto che tutte le forze politiche di qualunque schieramento lo facciano per difendere i nostri valori comuni”. Così l’eurodeputata Elena Lizzi, del gruppo Lega – Identità e Democrazia, dopo aver appreso di avvertimenti e intimidazioni arrivati direttamente nel cellulare del sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint.