Controlli nella foresterie di Monfalcone.
Venti mesi di lavoro della Polizia locale, tra il 2021 e il 2023, che hanno portato al controllo di 313 foresterie e 53 aziende presenti in città per verificare le presenze negli appartamenti di proprietà o in locazione alle imprese che ospitano i propri dipendenti.
Le verifiche hanno riguardato due filoni: le comunicazioni della cessione del fabbricato, come stabilito dalla Legge Antiterrorismo che prevede l’obbligo di comunicare la presenza dell’ospite per chiunque ceda un immobile per oltre un mese; e le dichiarazioni di ospitalità, per il Testo Unico sull’Immigrazione che dispone di dare notizia al Commissariato per chiunque ospiti un cittadino extracomunitario.
Per quanto riguarda il primo filone, sono state irrogate 222 sanzioni; 40 invece quelle relative alla mancata dichiarazione di ospitalità. I risultati dell’attività sono stati presentati dal sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, dal vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Antonio Garritani e dal comandante della Polizia locale, Rudi Bagatto.
“E’ molto importante conoscere il territorio e chi lo abita – ha dichiarato il sindaco Cisint -. A Monfalcone c’è una forte presenza di stranieri, con un traffico in entrata e uscita rilevante che fa registrare circa 3.000 persone non residenti che arrivano, lavorano e poi ripartono, che corrispondono a circa il 10% dei residenti. Risulta quindi fondamentale fare un’analisi costante per avere il quadro della situazione e attraverso un grande lavoro della Polizia locale, che ringrazio per l’impegno dimostrato in un’attività durata quasi due anni, sono state controllate oltre 300 foresterie, gli alloggi utilizzati dalle aziende, principalmente dell’indotto Fincantieri, per ospitare i lavoratori in appalto e subappalto”.
“Le verifiche sono servite anche come deterrente. Quello sul controllo degli alloggi è’ un lavoro che non tutti i Comuni fanno perché richiede un ingente impegno da parte del personale, ma che consente di individuare chi è presente sul territorio senza dichiararlo, ma anche chi risulta residente e invece non lo è più e che magari continua a pesare sul welfare comunale e statale. Il fine dei controlli non è fare cassa, ma capire chi arriva in città e quali sono le azioni politiche da intraprendere per salvaguardare chi sul territorio ci abita stabilmente. I dati rilevati ci dimostrano, ancora una volta, che la riduzione del subappalto avrebbe come conseguenza anche la diminuzione di comportamenti in contrasto con la legge italiana”.
Contestualmente, nello stesso periodo di riferimento sono anche stati effettuati controlli per il sovraffollamento degli alloggi, registrando un notevole calo rispetto agli anni precedenti: a fronte di 315 controlli negli anni 2021 e 2022, sono state 15 le sanzioni comminate, a testimonianza che l’azione di deterrenza della Polizia locale risulta efficace.