Monfalcone ricorda le vittime dell’amianto.
La Regione condivide tutti gli obiettivi dell’Associazione esposti amianto e si è fatta carico di premere nei confronti del Governo perché venga modificata la norma che ha istituito lo scorso anno il Fondo per le vittime dell’amianto, una norma profondamente sbagliata non solo dal punto di vista politico ma soprattutto etico. È in sintesi quanto ha dichiarato l’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari in occasione della cerimonia di commemorazione che si è svolta nei pressi della lapide dedicata dal Comune di Monfalcone alle vittime dell’amianto stamattina in occasione della Giornata mondiale.
L’esponente della Giunta ha preso la parola in rappresentanza del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia in seguito al dettagliato appello della portavoce dell’Associazione esposti amianto, Chiara Paternoster: la portavoce aveva richiamato come nei fatti il dispositivo previsto dalla norma approvata lo scorso anno penalizzi proprio le vittime che hanno diritto al risarcimento e ne aveva chiesto modifica. L’assessore ha condiviso sia il suo intervento che quello del presidente della Lilt isontina, inquadrando la vicenda come un grave errore, che forse non è stato nemmeno voluto: l’intento – è stata la sua ricostruzione – era probabilmente quello di ripianare i bilanci di alcune aziende che oggi vengono amministrate da vertici diversi da quelli che hanno commesso i reati.
L’esponente della Giunta ha indicato come il risultato finale sia il grave sfregio ai lavoratori che sono morti o che portano ancora addosso i segni dell’esposizione all’amianto. La politica tutta in questa vicenda, indipendentemente dallo schieramento – è stato ricordato – ha sbagliato: la città è ancora ferita dalla scelta dell’allora Amministrazione comunale di ritirarsi quale parte civile nel processo penale.
I numeri.
Nel corso della cerimonia l’assessore ha richiamato i numeri: ogni anno in Italia muoiono 7mila persone per malattie asbestocorrelate. Negli ultimi dieci anni sono morte 60mila persone e nel mondo ogni anno 120 milioni di lavoratori sono ancora esposti all’amianto.
L’esponente della Giunta regionale ha indicato come tutte le morti sul lavoro abbiano un comune denominatore, la mancanza della centralità attribuita al lavoratore, la mancanza di rispetto dell’uomo. Richiamando le parole del vicesindaco, l’assessore ha dichiarato come sia doveroso essere presenti oggi nella Giornata nazionale per le vittime dell’amianto non solo con un atto di presenza ma riempiendo di contenuti concreti la Giornata.
Rivolgendosi alla cittadinanza, infine l’esponente della Giunta ha fatto appello affinché la città si raccolga tutta attorno a questo tema per difendere la memoria di queste persone e la dignità delle loro famiglie. A deporre un mazzo di fiori ai piedi della lapide che nei pressi del Municipio ricorda la tragedia delle vittime da amianto è stato il vicesindaco del Comune di Monfalcone.