La riapertura della Galleria Rifugio
Entrano nel vivo i lavori per la riapertura della Galleria Rifugio di Monfalcone che si snoderà dalla salita Granatieri in piazza della Repubblica sino alla pendici del Parco della Rocca. “Con questa opera strategica, che si inserisce nel piano di valorizzazione storica della città – rileva il sindaco Anna Maria Cisint – viene restituita ai monfalconesi una parte importante della memoria cittadina di un periodo cruciale delle vicende della Seconda Guerra Mondiale. L’intervento sarà caratterizzato da un percorso culturale, storico e sensoriale di grande suggestione per far conoscere e non dimenticare uno dei passaggi rilevanti e fra i più drammatici del Novecento legati ai bombardamenti di ottant’anni fa. In questo modo Monfalcone diventa sempre più un luogo riqualificato di memoria e di cultura”.
Sono iniziati i cantieri per la parte finale della riapertura di Galleria, che dal 2025 accompagnerà i visitatori in una delle pietre miliari della storia di Monfalcone. Usata come rifugio antiaereo durante il Secondo conflitto Seconda Guerra Mondiale, la struttura conta 270 metri di lunghezza, 6 di larghezza e 4.5 di altezza, all’interno dei quali verranno installati allestimenti che consentiranno di rivivere la nostra storia e la vita dei cittadini in questo complicato periodo.
Il progetto trae origine da una vecchia immagine in bianco e nero dell’immediato dopoguerra che ne raffigura l’ingresso su piazza della Repubblica e dall’aspettativa di recuperare questo manufatto partendo proprio dall’accesso originale, che attualmente si trova sotto i gradini della scalinata rivolta verso la Rocca. Sono state completate le prime due delle cinque fasi di apertura dell’ingresso da Piazza della Repubblica, a cura dalla ditta Cella Costruzioni per un impegno economico di 810 mila euro.
La prima ha visto l’allestimento del cantiere e i sondaggi del terreno, durante i quali è stata rintracciata la posizione esatta del muro di sponda che sosteneva negli anni della guerra la salita pedonale sul lato della Galleria Rifugio. Nelle ultime due settimane di aprile è stata realizzata la seconda fase, con la modifica ai sottoservizi in via Serenissima. Durante la procedura è stato rilevato che la fognatura non aveva agganci e ciò portava al ristragno di liquami e sostanze proprio sotto alle scalinate. Un’errore risalente agli anni della costruzione dell’attuale salita che l’amministrazione comunale ha provveduto a riparare con l’allacciamento alla rete fognaria.
La terza fase, prevista per la prossima settimana, prevede lo smontaggio dei cippi del monumento Granatieri e il loro successivo restauro, ad opera della ditta Meco, la pulizia delle lastre di rivestimento, la realizzazione di due platee di fondazione e la ricostruzione dei corpi in muratura cui saranno applicate le lastre decorative per riproporre i monumenti nella posizione originaria dopo la realizzazione delle strutture di accesso alla galleria. “Ciò è utile – spiega Roberto Mattarelli, direttore lavori e progettista – per procedere allo scavo e liberare il materiale costituito da pietrisco sciolto utilizzato negli anni cinquanta per tombare l’ingresso, oltre che per posare gli elementi prefabbricati che costituiranno il tratto mancante per lo sbocco della galleria all’altezza dei cippi monumentali”.
La quarta fase prevede poi la creazione della “galleria” d’entrata, realizzata grazie all’unione di cinque tombolini – “moduli” da 3 metri per 3 che porteranno all’ingresso e che verranno calati dall’alto nella fascia centrale della salita. Sarà quindi necessaria la demolizione di una fascia centrale della gradinata lato piazza sino al tratto all’altezza delle prime scalette di Salita Granatieri, con uno scavo ampio all’incrocio di via Serenissima e salita Granatieri per la posa con una gru. Una volta posati i tombolotti, sarà eseguito il getto di collegamento tra di essi e l’ingresso in roccia della galleria, verrà poi sistemato definitivamente il tubo della fognatura e richiuso lo scavo per riaprire via Serenissima.
La quinta fase, prevista da giugno a ottobre di quest’anno, porterà alla realizzazione dei muri laterali dell’ingresso lungo la gradinata, allo sminamento, all’avvio delle lavorazioni di consolidamento interno della galleria e alle finiture del portone di ingresso e della corsia del percorso museale. Quindi verranno effettuati gli allestimenti museali affidati alla ditta ETT, su progettazione del CCM con il coordinamento del settore Cultura del Comune di Monfalcone. Un’anziana monfalconese si è inoltre offerta per donare la porta d’ingresso alla Galleria, che diventerà a tutti gli effetti un monumento, in memoria del marito. “Un gesto – conclude Cisint – che ci fa sentire ancora di più il legame della nostra comunità alle nostre radici e quanto siamo uniti nella memoria dei nostri cari”.