La sindaca chiede le dimissioni del consigliere Sarkar.
Ha postato un video di un presidio pro palestinese: per questo la sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ha chiesto le dimissioni di un consigliere della sua assemblea comunale, Jahangir Sarkar che ora appartiene al Gruppo Misto, ma è stato eletto nella coalizione di centrodestra.
“Il consigliere Sarkar – ha commentato Cisint -, nel suo profilo social promuove una manifestazione a favore dei palestinesi che inneggiano slogan contro Netanyahu definito “assassino”. Non può più far parte del nostro Consiglio comunale perché il suo atteggiamento viola la coscienza comune e offende profondamente la comunità intera, sconvolta e distrutta dall’atroce massacro che ha visto vittime innocenti, tra cui molte donne e i bambini, tra la popolazione inerme”.
“Non si può stare dalla parte di chi ha commesso questa feroce barbarie e semina odio all’insegna dell’integralismo musulmano – ha continuato -. Tanto più se si fa parte dell’istituzione più importante di una città – il Consiglio comunale – che implica un giuramento di fedeltà ai principi di rispetto dei diritti umani e di ripudio di ogni forma di violenza.
“Posizioni come quelle del consigliere Sarkar alimentano i timori di chi vede l’emergere di una volontà di islamizzazione nella nostra città che non è accettabile – ha concluso -. E’ venuto il tempo di applicare anche noi il principio che chi vive nel nostro Paese debba adeguarsi alle nostre regole, parlare la nostra lingua e garantire che i centri islamici non si trasformino in centri di comando e diffusione dell’odio. C’è uno spartiacque assoluto fra barbarie e civiltà che non può essere superato e non intendo transigere in alcun modo dalla volontà di difesa della nostra comunità da ogni fanatismo e da ogni integralismo islamico”.
Fratelli d’Italia.
Immediata anche la reazione del gruppo di Fratelli d’Italia: “Il consigliere bengalese Sarkar, anche se oggi trova spazio nel Gruppo misto, è stato eletto con i voti di coalizione del centrodestra che si smarca dalla sua posizione – ha dichiarato Denis Sartor, capogruppo in consiglio di Fdi -. Deve sapere che nel nostro Paese non c’è posto per il fondamentalismo islamico: chiediamo dunque con forza le sue dimissioni”.
“Chiederò presto appuntamento con i vertici di Fincantieri – ha aggiunto il senatore Francesca Tubetti, coordinatrice provinciale di Fratelli d’Italia -. È importante che quello che è oggi il colosso della cantieristica navale italiana monitori le ditte del subappalto che usano manovalanza bengalese di religione islamica. Sarkar è inadeguato a stare in Italia dove non ci può e non ci deve essere posto per persone di questo genere”.