Il Consiglio comunale di Monfalcone ha dato l’ok al bilancio consuntivo.
“Ho ereditato un Comune che chiedeva molte tasse e presentava un avanzo accantonato improduttivo. Noi, invece, abbiamo abbassato le tasse pro capite e contestualmente portato avanti opere per un totale di 17 milioni 715 mila euro solo nel 2020. Questo si traduce in un incrementato del valore degli investimenti di 100 euro ad personam”.
Così il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, commenta l’approvazione del bilancio consuntivo 2021 da parte del Consiglio comunale e che vede passare il fondo cassa dai quasi 28 milioni del 1 gennaio 2016, ai 18,6 milioni del 31 dicembre 2020. “Questo significa aver messo in campo, a favore dei monfalconesi – prosegue Cisint –, 10 milioni di opere e servizi per valorizzare il territorio”.
I numeri del bilancio.
Le risorse dedicata alle famiglie ammontano a oltre 3 milioni 835 euro, dalla cui cifra si è attinto per sostenere i buoni spesa, tagli affitti, sconto Tari e tutte le varie agevolazioni riguardanti scuola, centri estivi, incentivi alla natalità e sostegno per la Dad. Le risorse dedicate alle imprese sono quasi 802 mila euro, di cui 280 mila a sostegno all’artigianato.
La manovra Covid ha inciso per 1 milione e 700 mila euro, distribuiti per la riduzione della Tari ai piccoli imprenditori, per l’azzeramento della Tosap, le esenzioni dei parcometri, la riduzione del 50% dei canoni demaniali marittimi, e in parte per i buoni alimentari e aiuti ai nuclei familiari più in difficoltà.
Scesa la pressione tributaria.
“A fronte di tanti investimenti, si sono ridotte le spese a carico dei cittadini”, rimarca ancora il sindaco. La pressione tributaria, stando ai conti resi noti dal Comune, è diminuita a 418,54 euro per persona e sono invece cresciuti gli investimenti pro capite, che ora ammontano a 270 euro (dagli iniziali 181), mentre la spesa corrente, a residente, ammonta a 1.605 (rispetto a 1.580 del 2016). “Una famiglia di 4 persone – prosegue Cisint – risparmia 200 euro all’anno. Abbiamo rinunciato a delle entrate – continua –, ma abbiamo saputo gestire il bilancio”. Nel 2016 il bilancio consuntivo chiudeva con un avanzo di più di 15 milioni, oggi chiude a 5 milioni, di cui circa 2 milioni sono di destinazione vincolata, con entrate che devono essere destinate e che attualmente sono imputate al bilancio 2021.
La spesa corrente è salita da 43 a 45 milioni, l’indebitamento è sceso da 25 milioni e 871 a 16.500, portando a dimezzarsi quasi l’indebitamento pro capite, con una rigidità passata dal 9 a 4%. “Sono molto orgogliosa – conclude Cisint – perché gli obiettivi che ci siamo posti ad inizio mandato non solo li abbiamo raggiunti, ma anche superati e la capacità di attingere i finanziamenti è la risorsa strategica di questa amministrazione”.