Cerimonia per il nunzio della Santa Sede tornato nella sua Moimacco.
Unire il piccolo al grande, la dimensione locale a quella globale. È questa la caratteristica del premio Nadal Furlan, organizzato dal Circolo culturale Laurenziano di Buja con il patrocinio di Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Udine, giunto quest’anno alla 42a edizione.
La scelta di consegnare, in Comune a Moiacco, il riconoscimento a monsignor Diego Causero rientra perfettamente in questo schema. Dopo più di quarant’anni di attività come rappresentante diplomatico e nunzio
apostolico della Santa Sede in ogni angolo del mondo, dalla ricca Ginevra alla turbolenta Siria, dal Ciad alla Repubblica Centrafricana, l’arcivescovo ha voluto rientrare nel suo paese natale, dove gli è stato consegnato il premio alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, dell’assessore Fabrizio Cigolot in rappresentanza del Comune di Udine e del sindaco di Moimacco, Enrico Basaldella.
“Questo è un premio importante – ha commentato Zanin durante la breve cerimonia in municipio – perché ha un approccio familiare che fa leva sui valori profondi della civiltà contadina friulana. Prima della pandemia – ha osservato ancora il presidente del Cr Fvg – abbiamo rincorso un modello di globalizzazione che puntava sull’omologazione e sul benessere individuale, ora stiamo invece riscoprendo la dimensione locale e di comunità, che mette al primo posto l’interesse collettivo. E lei, monsignor Causero, questi valori li ha portati in giro per il mondo”.
Sono stati il presidente della giuria del premio, Maurizio Piemonte, e il presidente del Circolo Laurenziano, Aldo Calligaro, a consegnare il riconoscimento a Causero, dopo aver spiegato in lingua friulana le ragioni della scelta. In un breve discorso, l’arcivescovo ha ripercorso le tante tappe della sua carriera diplomatica che si è conclusa cinque anni fa con il ritorno in Friuli.