La scoperta nella Chiesa di San Donato a Moimacco.
Un importante ritrovamento ha riportato alla luce antichissimi affreschi risalenti al XIII secolo nella chiesetta di San Donato in Valle, situata nelle campagne poco fuori dal centro di Moimacco, accompagna da secoli chi percorre la strada tra Udine e Cividale. Le decorazioni, nascoste per secoli, sono emerse a sorpresa durante i lavori di restauro in corso nella piccola chiesa romanica, un intervento mirato a risanare i danni causati da infiltrazioni d’acqua.
A scoprire l’antico tesoro sono stati il restauratore Stefano Tracanelli e il professor Luca Mor, membro della commissione d’arte sacra dell’Arcidiocesi di Udine, che definiscono il ritrovamento “rarissimo”. L’opera di restauro è stata avviata nella seconda metà di agosto sotto la supervisione della Soprintendenza, con il sostegno finanziario della Regione, e si concluderà entro la fine di ottobre.
L’assessore alla cultura di Moimacco, Alberto Rosati, ha spiegato che l’intervento iniziale era finalizzato a contrastare i danni provocati dall’umidità, ma durante i lavori sono riemersi frammenti di affreschi raffiguranti Caino e Abele, già in parte visibili. “Indagando i margini inferiori delle pitture, abbiamo scoperto che i dipinti proseguivano sotto la muratura che sigillava le antiche arcate delle absidi laterali della chiesa”, ha spiegato Tracanelli.
Oltre ai frammenti già noti, è stato scoperto un motivo fitomorfo decorativo sull’intradosso dell’arco, in perfetta continuità stilistica con le pitture esistenti. “Si tratta di una scoperta di straordinaria importanza, sia artistica che archeologica, poiché ci aiuta a comprendere meglio le trasformazioni architettoniche che la chiesa ha subito nel corso dei secoli”, ha aggiunto Tracanelli.
Il restauro mira a ripristinare la struttura medievale della chiesa, mettendo in risalto gli affreschi che avranno un ruolo centrale nel nuovo assetto. Tuttavia, il progetto di recupero non è ancora concluso: la parrocchia è alla ricerca di ulteriori finanziamenti per risolvere definitivamente i problemi legati alle infiltrazioni e preservare questo prezioso edificio storico.
Datata tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, la storia della chiesetta è avvolta da leggende: si dice che sia stata eretta nel luogo dove fu rinvenuto il cranio del martire Donato durante un’aratura. Nei secoli, la chiesa è stata un eremitorio, un deposito di esplosivi durante la Prima Guerra Mondiale e ha subito diversi restauri, l’ultimo dei quali dopo il terremoto del 1976.
A chiusura dell’evento, il sindaco di Moimacco, Enrico Basaldella, ha commentato con entusiasmo: “Le scoperte che ci ha regalato la chiesa di San Donato sono già ora sensazionali, ma questo è solo l’inizio di un racconto che promette molti altri capitoli avvincenti, testimoniando l’incredibile ricchezza storica, culturale e artistica del nostro territorio”.