Intrecci al borgo montano di Stavoli.
Il 21 e 22 settembre, il suggestivo borgo montano di Stavoli, il più isolato d’Italia, si trasformerà in un laboratorio a cielo aperto grazie al progetto intrecci, promosso dall’Associazione Uponadream con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia e Fondazione Friuli e la collaborazione di Confartigianato Imprese Udine.
Questo evento unico nasce dall’idea di creare un dialogo tra tradizione artigianale e creatività contemporanea, rigenerando uno spazio storico e offrendo alla comunità un’esperienza culturale immersiva. Durante le due giornate, pubblico, artisti, artigiani e creativi lavoreranno insieme per creare installazioni e scenografie che diventeranno parte integrante degli spettacoli teatrali e performativi previsti.
Il borgo diventerà così un’opera d’arte vivente, dove il passato incontra il presente e l’uomo riscopre il suo legame con la natura e il territorio. “La volontà è quella di integrare una drammaturgia scenica ad una nuova drammaturgia del luogo, dando la possibilità alle persone di entrare ancora di più nell’opera teatrale e coreutica. Riportare e rimettere lo sguardo, le mani, il corpo e il cuore al centro della scena e della comunità”, spiega Stefano Bergomas, ideatore del progetto e vicepresidente dell’associazione.
L’artista e direttore artistico del progetto Franco Del Zotto specifica: “Il progetto di rinascita di
Stavoli rappresenta un ritorno alle origini – afferma -, dove l’armonia tra uomo e natura è centrale. Attraverso un approccio che valorizza sia il patrimonio culturale che la bellezza naturale” Stavoli diventa così un modello di equilibrio e coerenza, dove il rispetto per la tradizione e l’innovazione convivono, offrendo un’esperienza di vita autentica e significativa.”
L’evento di arte e artigianato che si terrà a Stavoli nasce da questo approccio all’ambiente. Fa parte di una progettualità che continuerà nel tempo con l’obiettivo di valorizzare il Borgo e esaltare gli aspetti più significativi di questi spazi tramite la cultura, l’arte e l’artigianato.
I laboratori
Nell’ambito del progetto intrecci, le giornate del 21 e 22 settembre offriranno ai partecipanti
l’opportunità di prendere parte a una serie di laboratori, organizzati in collaborazione con
Confartigianato Udine, condotti da artisti e artigiani rinomati. Questi laboratori saranno il cuore
pulsante della manifestazione, contribuendo alla creazione di installazioni artistiche e materiali scenici che faranno da cornice agli spettacoli in programma.
Tra i laboratori proposti, il laboratorio di pittura con Liuba Giro porterà i partecipanti a realizzare con tecniche pittoriche diverse, ampie tele ispirate dai racconti degli alpinisti protagonisti dello spettacolo “I Guardiani del Nanga”. Nel laboratorio di metalli e incisioni, guidato da Cattivo Frank, i partecipanti costruiranno e decoreranno lampade utilizzando tecniche artigianali quali l’incisione e la bulinatura.
Per gli appassionati di fotografia, il laboratorio di fotografia di Francesco Marongiu prevede la creazione di ritratti artistici, assemblati poi in mosaici su tele collettive dall’artista Franco Del Zotto. Il laboratorio di stampa su tessuto, condotto da Mattia Cuttini, permetterà di creare motivi stampati su gomme incise, utilizzati per decorare i costumi di scena dello spettacolo “MUSE”. Infine, il laboratorio di Land Art, con Jacopo Sandrin, inviterà i partecipanti a realizzare installazioni naturali nel borgo.
La due giorni si concluderà con un concerto della musicista friulana Rebi Rivale che porterà un ulteriore tocco di autenticità e bellezza a questa celebrazione della creatività. La partecipazione ai laboratori è a numero chiuso, si invita pertanto a riservare il proprio posto tramite il sito.
Gli Spettacoli/Eventi
Gli spettacoli proposti hanno a cuore i temi centrali di intrecci: montagne, identità, memorie e ancora tradizione, arte e innovazione. Durante la giornata di sabato, a conclusione dei laboratori ci sarà lo spettacolo I Guardiani del Nanga, che vedrà in scena un giovane alpinista (interpretato da Nicola Ciaffoni) e il suo sogno di scalare il Nanga Parbat. Sette i guardiani del Nanga, come sono sette gli alpinisti delle storie scritte da Gioia Battista e dirette da Massimo Somaglino, in un racconto intenso e coraggioso.
Nella giornata di domenica ci sarà la performance MUSE danzata dalla coreografa e antropologa Giovanna Rovedo, assieme a Michela Silvestrin con le musiche di Matteo Zavattin. In questa incursione performativa si esploreranno due corpi che giocano con il tempo, da un lato il passato con i temi e le gestualità di un’altra valle quasi disabitata (la Val Silisia) e dall’altro le possibilità di un presente esteso in una forma identitaria nuova. MUSE, in friulano anche volti, visi di identità è la rilettura di memorie passate che rivivono nel corpo delle danzatrici.
Sabato 21 settembre
- 18.00 – Presentazione delle opere di Land art realizzate dagli artisti Jacopo Sandrin e
Rodolfo Liprandi, vincitori della call Risvegli per residenze artistiche rivolte a giovani under
35, in collaborazione con AESON - 19.00 – Spettacolo I Guardiani del Nanga – di Gioia Battista con Nicola Ciaffoni, regia
Massimo Somaglino - 21.00 – Proiezione della versione restaurata del cortometraggio girato a Stavoli nel 1981 i
vares volut vivi alla presenza del regista Lauro Pittini - 23.00 – discesa notturna accompagnata
Domenica 22 settembre
- 17.00 – Spettacolo MUSE – di Giovanna Rovedo , con Giovanna Rovedo e Michela Silvestrin,
accompagnate da Matteo Zavattin - 18.00 – Concerto dell’artista Rebi Rivale e del bassista Filippo Tantino
- 20.00 – discesa notturna accompagnata
L’ingresso al borgo è aperto a tutti, la partecipazione agli spettacoli è gratuita.
Giovedì 12 settembre alle 18, presso l’agriturismo Londero a Gemona, si terrà un incontro di
presentazione del progetto cui seguirà un rinfresco.