Negli ultimi 10 giorni il Friuli Venezia Giulia ha registrato un livello di pioggia equivalente a tre mesi. A partire dal 24 ottobre, precipitazioni incessanti hanno causato allagamenti, disagi e danni in tutta la regione. Il maltempo è stato ulteriormente aggravato dal vento, con raffiche di scirocco che hanno sradicato decine di alberi di alto fusto.
Le precipitazioni più intense sono avvenute nella notte tra giovedì e venerdì, quando una depressione atlantica ha raggiunto il suo culmine. Secondo i dati si sono accumulati mediamente 200 millimetri di pioggia, con picchi superiori a 300 millimetri a Piancavallo, Uccea, e Alesso, dove il torrente Palar è esondato. Oltre 100 millimetri di pioggia anche nelle zone del Tarvisiano e della Carnia. Sulle pianure e sulla costa, le quantità di pioggia sono state inferiori a causa del forte vento di scirocco che ha spinto l’umidità verso l’entroterra.
Le raffiche di vento sono state particolarmente violente, con misurazioni che hanno raggiunto i 162 km/h sul Matajur, 156 sul Rest e 144 sul Canin. Anche sulla costa, si sono verificati venti forti con raffiche fino a 90 chilometri all’ora tra Grado, Lignano e Trieste.
Le previsioni meteo non offrono una tregua immediata, anche se i fenomeni previsti saranno meno violenti rispetto a quelli recentemente sperimentati. La protezione civile ha emesso una nuova allerta meteo arancione per una depressione in arrivo tra la sera di sabato e la mattina di domenica, con piogge diffuse, rovesci e temporali, in particolare nelle aree orientali della regione. Un miglioramento delle condizioni meteorologiche potrebbe arrivare dall’inizio della prossima settimana.