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Il meteo del Friuli Venezia Giulia, terra di incontro tra regioni naturali e geografiche diverse, si rispecchia anche nel clima. Questo territorio, incastonato fra il sistema alpino (con le Alpi Carniche e Giulie) e il mare Adriatico, presenta condizioni climatiche che sfumano una nell’altra, dando luogo a una varietà sorprendente di situazioni locali.
Clima mediterraneo e continentale
Quindi in Friuli Venezia Giulia si trovano, in un breve raggio, condizioni meteo tipicamente mediterranee, continentali, di transizione e alpine: quasi una sintesi naturale di un manuale di climatologia. La regione si caratterizza nel complesso per la sua alta piovosità annuale e anche per quanto concerne la frequenza e l’intensità delle piogge. Altro elemento caratteristico della regione sono i temporali, che si presentano frequentemente nella stagione calda e, in maniera più ridotta, nell’autunno e in primavera, mentre sono rari nei mesi invernali.
Il clima nella pianura del Friuli
Nella fascia di pianura, nel corso dell’anno si hanno 40-45 giorni con temporali, mentre sulla fascia costiera il valore si dimezza, ma possono presentarsi anche in forma violenta. Le temperature sono tutto sommato abbastanza miti, senza gli eccessi tipici delle regioni continentali: infatti, in pianura, sono rare le temperature invernali inferiori ai -5 °C e le massime estive oltre i 32-33 °C.
Il meteo lungo la costa
Appare abbastanza intuibile il meteo sulla fascia costiera venga mitigato dal mare sia negli estremi estivi che in quelli invernali; la zona più calda risulta la costiera triestina al di sotto del ciglione carsico, a causa della favorevole esposizione al sole. Nella pianura si verifica invece la massima escursione termica, come pure nelle vallate alpine e specialmente nel Tarvisiano, che risente maggiormente delle influenze continentali rispetto alla Carnia.
I venti e la Borsa
La regione è nel complesso abbastanza riparata dai venti, soprattutto per quanto concerne quelli freddi provenienti da nord, mentre è soggetta sulla fascia orientale, specialmente sul Carso e sulla città di Trieste, al ben noto vento proveniente da est-nord-est, la Bora. Questo vento secco e freddo, di origine continentale, si presenta soprattutto nel periodo invernale, ma non è raro nelle altre stagioni e può raggiungere, con le raffiche, velocità elevatissime. Le brezze sono presenti su gran parte del territorio regionale e si alternano ai venti nordorientali, portatori di buon tempo, e a quelli meridionali che favoriscono le piogge.
L’umidità e la nebbia
L’umidità relativa dell’aria è in regione su valori normali, presentando un massimo in novembre, e un minimo nei mesi di luglio o agosto, e la zona carsica risulta quella con la media annua più bassa, dovuta alla presenza della Bora e alla completa assenza di acque superficiali. L’escursione diurna dell’umidità relativa è ridotta sulla fascia costiera, per l’effetto del mare, mentre aumenta nell’interno della regione e diventa forte nelle vallate alpine.
Nuvolosità
Molto scarse risultano le giornate con formazione di nebbia sulla fascia costiera, mentre maggiore è la presenza di questo fenomeno sul settore sud-occidentale della pianura (comunque ben al di sotto della frequenza della pianura padana). In regione, nel corso dell’anno, i giorni con stato del cielo sereno o poco nuvoloso, a seconda delle zone, vanno da circa un terzo a quasi la metà del totale; prevalgono – seppur di poco – i giorni in cui il cielo è da variabile a coperto. La nuvolosità aumenta progressivamente, specie nei mesi primaverili ed estivi passando dalla fascia costiera verso l’interno, mentre nei mesi invernali accade spesso il contrario.