Il Patto per l’Autonomia chiama a raccolta gli amministratori per fare rete

Dopo il Covid riparte il percorso del Patto per l’Autonomia.

 È ripartito da San Marco, frazione di Mereto di Tomba, dopo lo stop imposto dall’emergenza da covid-19, il progetto Rete degli amministratori, avviato lo scorso anno dal Patto per l’Autonomia, che pochi giorni fa, venerdì 11 settembre, ha chiamato a raccolta sindaci, assessori e consiglieri comunali, nonché i referenti delle “comunità” locali – espressioni del partito sul territorio -, per il primo di una serie di incontri periodici, perno di un percorso di formazione permanente.

“Il nostro obiettivo principale è quello di ricostruire i luoghi della politica, che sono diventati sempre più rari. È fondamentale restituire ai territori e alle comunità locali la possibilità di discutere e confrontarsi sulle questioni che decideranno del loro futuro. In questo senso, il ruolo degli amministratori locali è fondamentale, a maggior ragione in questo momento di particolare difficoltà. Sono loro la prima interfaccia tra cittadini e istituzioni, sono loro ad avere il polso della situazione nelle comunità. Il Comune è l’istituzione più vicina ai cittadini, cui rivolgersi anche per questioni che vanno oltre le sue competenze, perché si sa che lì ci sarà qualcuno che presterà loro ascolto”, spiega il segretario del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo.

Per il Patto per l’Autonomia, ha aggiunto Moretuzzo, “tutte le richieste, le aspettative, le progettualità che arrivano dai Comuni della nostra regione sono una priorità. Vogliamo conoscere le opinioni degli amministratori locali, raccogliere idee e proposte da tradurre in progetti concreti, condividere esperienze, problematiche e punti di vista aprendo un confronto che crediamo fondamentale per il futuro della regione. A San Marco abbiamo rilanciato questo percorso, raccogliendo le istanze dei numerosi intervenuti e condividendo con loro due questioni di grande attualità, nell’agenda del Patto per l’Autonomia: la campagna per il riconoscimento del Tagliamento Patrimonio dell’umanità Unesco e la scelta di schierarci per il “no” al prossimo referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari. Nel corso dell’autunno organizzeremo nuovi momenti di incontro e confronto con gli amministratori locali, strutturandoli in scuola di formazione permanente“.