La vicinanza tra Martignacco e Udine per il centro commerciale.
Contiguo o non contiguo, bene di prima necessità o superfluo. Termini che, in questa emergenza pandemica, sempre più spesso sono sulla bocca di tutti, operatori del commercio e clienti. Su tutto, comunque, vale la vecchia e valida regola del buon senso.
Ed è quella che Città Fiera invita a seguire nella questione degli spostamenti tra Comuni per effettuare degli acquisti. “Si è molto dibattuto negli ultimi giorni – scrive in una nota il centro commerciale di Martignacco – sulla miglior declinazione interpretativa di spostamenti tra Comuni contigui, ovvero quali siano giustificabili per acquisti necessari in punti vendita con maggior disponibilità ed economicità, alla luce del chiarimento presente nelle Faq del Governo”.
A questo proposito anche il Prefetto di Udine si era espresso ufficialmente indicando come l’interpretazione debba essere orientata prima di tutto al buon senso. “Seguendo questo logica interpretativa e non avendo voluto introdurre termini diversi da quanto espresso dal Governo – scrive ancora Città Fiera –, si ritiene doveroso interpretare comune contiguo nella sua accezione legata al buon senso. Contiguo diventa quindi prossimo, vicino. Spesso, ma non sempre, può essere anche un comune fisicamente confinante, ma allo stesso tempo però può essere anche solo nelle immediate vicinanze, appunto in prossimità. Nel caso specifico del centro commerciale Città Fiera, nel comune di Martignacco, si ritiene innegabile a buon senso che possa ritenersi contiguo e prossimo al Comune di Udine. Questo – continua la nota – sia perché gli estremi catastali ufficiali riportano come evidenza che i due Comuni abbiano almeno un punto condiviso come confine, ma soprattutto perché le poche centinaia di metri che separano Città Fiera dal confine del Comune di Udine, non posso a buon senso, far venire meno la contiguità e vicinanza al di là dei confini formali. Tant’è che lo stesso è anche collegato a Udine da linee di autobus urbani”.
“In quest’ottica – chiariscono dal centro commerciale – siamo a scrivere ora per dar voce alla comunità di operatori che lavorano all’interno del Città Fiera, importanti risorse al servizio del territorio, in questo caso almeno ancora per i Comuni contigui. Una vera e propria comunità di 1700 persone che in questo 2020 non si è mai fermata e si è adoperata seguendo scrupolosamente le linee guide legate alla sicurezza. Le misure di prevenzione, a tutela del pubblico e degli operatori, studiate e sviluppate ad hoc, hanno messo in atto sia trattamenti di disinfezione, grazie all’impiego di presidi medico chirurgici, che di sanificazione delle parti più sensibili del centro commerciale. Il tutto favorito dalle dimensioni e dalla convenienza economica dei prodotti acquistabili a Città Fiera realtà in grado di ospitare e attrarre nella normalità, una clientela di caratura regionale e sovra regionale, e che ora, possono essere messe ampiamente al servizio almeno dei territori comunali contigui”.
“Il buon senso – concludono – ci spinge quindi a ricordare come Città Fiera, possa essere ancora di servizio al territorio, in senso ampio e sicuro. Ma ci teniamo a ricordare anche come dietro ad ognuna delle numerose insegne presenti al suo interno, tra cui molte piccole realtà locali, ci siano altrettante persone, aziende e famiglie che svolgono con impegno il loro lavoro per riuscire a continuare a dare servizio e che ci sentiamo di ringraziare per questo”.