Sono stati annunciati i cinque racconti finalisti della decima edizione del Premio letterario nazionale Caterina Percoto. “Un appuntamento biennale che celebra il talento letterario e il legame con la terra friulana. In onore di Caterina Percoto, la ‘contessa contadina’ di Soleschiano, il Premio intende valorizzare autrici e autori di ogni età e da quest’anno include una categoria innovativa dedicata ai racconti creati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale”, ha commentato l’assessore alla Cultura del Comune di Manzano, Silvia Parmiani..
Questa edizione ha invitato i partecipanti a ispirarsi liberamente a un tema tratto dalla novella di Caterina Percoto, I gamberi, pubblicata nel 1863, che allude al concetto di “ingegno umano”. Il tema ha guidato le opere dei concorrenti nelle sezioni Adulti, Ragazzi e Intelligenza Artificiale, offrendo uno spunto per esplorare le capacità e le sfide del pensiero creativo.
I finalisti.
I racconti finalisti della categoria Adulti, selezionati dalla giuria presieduta dalla giornalista e scrittrice Elisabetta Pozzetto e composta da Valentina Gasparet, William Cisilino, Walter Tomada ed Elisabetta Feruglio, con l’integrazione per questa edizione di Vincenzo Della Mea, sono:
- La muffa di Roberta Avallone;
- Lei di Raffaele Serafini;
- Loop di Laura Chiabudini;
- Droste di Michele Londero;
- Quando Gilda sognava Ellis Island di Alberto Rochira.
Il vincitore o la vincitrice verranno resi noti, assieme al vincitore/trice della sezione Intelligenza Artificiale, il giorno della premiazione, che si terrà il prossimo 24 novembre 2024 nell’antico Foledor Boschetti della Torre a Manzano. Durante l’evento, presentato da Valentina Viviani, sarà ospite lo scrittore Gianni Oliva, autore de Il pendio dei noci (Mondadori), un romanzo che esplora i temi dell’amore e della guerra negli ultimi mesi della Prima Guerra Mondiale.
“Questa edizione del Premio Percoto porta l’eredità di Caterina nel futuro, aprendo nuove strade alla creatività, dai racconti dei più giovani alla sezione dedicata all’intelligenza artificiale. È un modo per ricordare che il nostro patrimonio letterario può rispecchiare e interpretare il cambiamento, restando fedele alle sue radici,” spiega Parmiani.
La Giuria ha inoltre previsto una menzione speciale conferita dalla Arlef-Agjenzie regionâl de lenghe furlane per le opere che si distinguano per l’uso artistico della lingua friulana, una scelta che onora l’impegno di Caterina Percoto verso la cultura e l’identità friulane.
“In questo decennio il Comune di Manzano ha creduto nel valore del Premio – afferma la presidente della Giuria Elisabetta Pozzetto – ed è così che è cresciuto negli anni aprendosi a importanti collaborazioni come quella con il festival vicino/lontano, con l’Università di Trieste, che ha portato ad un convegno internazionale, in cui è stato fatto il punto sulla ricerca su questa grande scrittrice, e alla pubblicazione del volume Rileggere oggi Caterina Percoto a cura di Sergia Adamo, Jessy Simonini e dalla sottoscritta, presentato con successo al Salone del libro di Torino e a pordenonelegge2024. L’obiettivo è di consolidare questa rotta, continuando la diffusione della conoscenza dell’opera di Percoto”.