Dorino Cantarutti aveva 97 anni.
Il Friuli piange la scomparsa di Dorino Cantarutti, meglio conosciuto con il nome di battaglia “Verde”, colonna portante dell’Anpi di Manzano. Cantarutti si è spento all’età di 97 anni nella RSA di Cividale, dove era stato recentemente trasferito a seguito di un peggioramento delle sue condizioni di salute. La sua morte rappresenta la perdita di un testimone diretto della lotta per la libertà e dei valori che hanno segnato la Resistenza italiana.
Nato il 26 febbraio 1926, Cantarutti si unì giovanissimo, appena diciassettenne, alle formazioni partigiane garibaldine nella primavera del 1944. Arruolato nel battaglione Manin della divisione d’assalto Garibaldi-Natisone, partecipò a numerose operazioni di resistenza contro l’occupazione nazifascista, affrontando le dure prove della lotta di liberazione in Slovenia sotto il comando del IX Korpus.
Figura di riferimento per l’Anpi di Manzano, Cantarutti non ha mai smesso di diffondere i valori di pace e libertà per cui aveva combattuto. Con la sua presenza costante alle commemorazioni, bandiera in mano e fazzoletto rosso al collo, ricordava ai più giovani l’importanza della memoria storica e del sacrificio di chi si è battuto per un’Italia libera.
Oltre al suo impegno civile, era conosciuto e rispettato anche per la sua lunga attività come commerciante di legname nel manzanese. Lascia i figli Gianni, Giorgio e Alida, che oggi piangono la scomparsa di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Resistenza e nella memoria del Friuli. I funerali si svolgeranno nei prossimi giorni, in un ultimo saluto a un uomo che ha incarnato i valori della lotta per la libertà fino alla fine dei suoi giorni.
Honsell: “Partigiano che difese i valori civili”.
“Esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia per la scomparsa del partigiano Dorino Cantarutti. Nella sua giovinezza seppe combattere il fascismo per difendere i valori civili nelle file della resistenza garibaldina”, ricorda il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell.
“Basterebbe queste festa di coraggio e idealismo – prosegue il consigliere – per serbare cara e riconoscente la sua memoria. Ma Doro, fino a tarda età, fu sempre presente nelle manifestazioni più importanti, come il 25 aprile a Udine per testimoniare il suo impegno costante a difesa dei valori della Costituzione, conquistati con la lotta di liberazione”.
“Come ex sindaco di Udine – conclude Honsell – lo ricordo sempre vicino al palco in piazza Libertà cantare con tutti noi ‘Bella Ciao’, con la fermezza che solamente chi ha dedicato una vita alla difesa dei valori antifascisti può possedere”.