Daniel Tafa è morto sul lavoro a 22 anni, oggi un sit in dei colleghi davanti alla Stm di Maniago.
I colleghi del 22enne Daniel Tafa, morto sul lavoro lo scorso 25 marzo, e lavoratori di altre aziende della zona si sono dati appuntamento stamattina davanti alla Stm di Maniago, dov’è avvenuto il tragico incidente, per testimoniare vicinanza alla famiglia e per sollecitare misure di sicurezza più stringenti per scongiurare altre future tragedie.
Ai cancelli della fabbrica è stato affisso un cartello con il volto di Daniel. Anche il padre del giovane, Elvin, lavora nello stesso stabilimento da circa 7 anni. “Io non ce la faccio a tornare in quella fabbrica – le sue parole di dolore, riportate dall’Ansa -. Non ho proprio minimamente idea di cosa sia successo, ma bisogna fare chiarezza. Non ce l’ho con nessuno, ma deve emergere la verità: i colleghi, i primi a soccorrerlo, si facciano vivi e dicano quello che hanno visto e quello che pensano”.
“Di Daniel mi resterà quell’ultimo abbraccio nel giorno del suo compleanno – ha aggiunto -: ci siamo visti all’ora di pranzo e gli ho fatto gli auguri. Lui mi ha cinto in un lunghissimo e caloroso abbraccio. Inusuale. Col senno di poi, è come se si sentisse qualcosa di strano per regalarmi quel momento di affetto così intenso”.