L’appello del gestore del Rifugio Pellarini e la risposta entusiasta delle persone.
Un rifugio sommerso dalla neve, un appello social e una risposta travolgente: è bastato un post su Facebook per scatenare un’ondata di entusiasmo tra gli amanti della montagna; l’iniziativa lanciata dal Rifugio Pellarini, incastonato ai piedi del Nabois nelle Alpi Giulie, ha raccolto in poche ore decine di volontari pronti a rimboccarsi le maniche per liberare la struttura dalla neve e renderla operativa in tempo per Pasqua.
Il gestore Giorgio Da Rin aveva già sperimentato questa formula nel 2021, ottenendo grande partecipazione. Anche questa volta l’iniziativa ha riscosso un successo incredibile: tra messaggi, telefonate ed email sono arrivate tantissime candidature. Così tante che si è reso necessario fare una selezione: alla fine, sono stati scelti i primi 20 volontari che si sono resi disponibili.
L’obiettivo è spalare via il metro di neve che ricopre il rifugio, ripristinare l’impianto idrico e rendere la struttura pronta ad accogliere escursionisti e alpinisti per l’intera stagione primaverile. L’operazione si svolgerà il weekend del 12 e 13 aprile, con vitto e alloggio offerti a chi presterà il proprio aiuto.
Il Rifugio Pellarini è uno dei pochi della regione a non essere raggiunto da una strada carrabile: i rifornimenti arrivano con la teleferica. L’energia elettrica è garantita dai pannelli fotovoltaici, mentre l’acqua proviene da una sorgente locale. La gestione punta su un modello ecosostenibile, con materiali biodegradabili al posto della plastica e piatti realizzati con foglie di palma pressata.