A Malborghetto appuntamento con l’officina dell’arte Legno Vivo.
Dopo gli appuntamenti dello scorso giugno, legno e musica ritornano protagonisti per l’atto conclusivo di “Risonanze Festival”, grazie all’appuntamento con l’officina dell’arte Legno Vivo che permetterà ai visitatori di conoscere gli strumenti musicali e i Maestri che li hanno finemente realizzati.
Nel centro di Malborghetto, il 24 e il 25 agosto, si alzerà il sipario sulla kermesse ideata e diretta da Davide Fregona con la direzione organizzativa a cura di Luca di Varmo, che vedrà i riflettori puntati su tutte le declinazioni del legno applicate alla musica, grazie a conferenze, incontri durante i quali poter approfondire le tecniche di costruzione e la possibilità di provare direttamente gli strumenti musicali.
Molti gli ospiti a caratterizzare una speciale due giorni che chiude ufficialmente l’edizione 2024 di “Risonanze Festival”: si spazierà da Abel Arshakian e i suoi duduk (particolari flauti di legno tipico della musica armena e caucasica) ai mandolini della Liuteria Anema e corde, dagli archi barocchi classici e moderni di Walter Barbiero, agli strumenti del luitaio Massimiliano Bonotto, senza dimenticare le arpe celtiche di Massimiliano Busatto o gli strumenti ad arco di Marco Cargnelutti. Ampio spazio sarà dato anche agli strumenti antichi di Mario Buonoconto, ai pianoforti di Lorenzo Cerneaz o agli organetti di barberia di Christian Casse.
A Legno Vivo saranno presenti anche il costruttore di contrabbassi Andrea Romanazzo, Luciano Venturini con un’esposizione di strumenti d’epoca, Ermes Viel costruttore di corni delle Alpi, Luca Zerilli liutaio costruttore di strumenti ad arco e chitarre acustiche e Marco Móntina che esporrà le sue chitarre acustiche. I docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore A.Stradivari di Cremona, infine, terranno un laboratorio dimostrativo su strumenti ad arco.
Il programma degli eventi.
L’agenda della due giorni è fitta di incontri, dimostrazioni e concerti. Si parte sabato 24 agosto alle 16.30 con “Il legno, morfologia, specie, taglio e utilizzo in liuteria” di Andrea Romanazzo. Alle 17.15 “La mia pianta suona il Rock. Concerto per piante e chitarra” di Michele Pucci. Si prosegue alle 18.00 con “Il suono millenario del duduk” a cura di Abel Arshakian, per concludere alle 18.45 con l’incontro “La fisarmonica diatonica nelle tradizioni della bassa Austria e Valcanale” tenuto da Antonio Petterin.
Domenica 25 agosto l’agenda inaugura alle 10.30 con il Rudemà Trio in un itinerario dal titolo “Nyckelharpa, flauti e cornamuse. Strumenti antichi che rivivono nel Folk”. Alle 11.30 Giorgio Alberti dell’Università di Udine nel corso della conferenza “Monitorare la vita delle nostre foreste in un clima che cambia”, affronterà il tema del cambiamento climatico e dei suoi effetti sul legno e gli strumenti. Il pomeriggio alle 16.30 sarà la volta di Walter Barbiero che, in “Dal Barocco ai giorni nostri”, approfondirà la tematica dell’arco nella musica antica e moderna. Alle 17.15 l’organaro Ermanno Taboga accenderà i riflettori su “La nuova frontiera della fisarmonica” con la due giorni di incontri che si chiuderà alle 18 con il duo Forte – Pucci (fisarmonica e chitarra).
Legno Vivo sarà, inoltre, caratterizzata durante tutta la sua durata, dalle improvvisazioni musicali del fisarmonicista Paolo Forte. Tutti gli incontri e le conferenze si terranno in piazza Palazzo Veneziano a Malborghetto, sotto la caratteristica Vela. In caso di maltempo si svolgerà tutto all’interno delle sale del Palazzo Veneziano.